Quando finalmente mi svegliai
mi accorsi di aver dormito secoli
mentre il sole e la luna si
accampavano accanto
come zingari bendati ed ignari
Al lavatoio vidi stampato
sul mio seno
il marchio sulla tua bocca
aperta e mai sazia
Ci furono poi dei sogni chiarificatori
che mi dissero di te
e del tuo non amarmi nonostante
Con ricerca ossessiva del mare
non c’era mai e non aveva quite
Il mio corpo si rinnegò in cibo
e diventai lisca di pesce
per non abitarmi più
Volevo una madre mare
nutrice Madre spudorata
Madre di tutti noi madri
Madre nutrici madri
Nutrici nutrice madre Mare
Foto di copertina di Mariella Balla per Cinque Colonne Magazine