Un giorno, forse, i nostri pronipoti, riguardando le immagini dei tempi odierni si chiederanno: “Chi è quel signore vestito di bianco accanto a Barbara D’Urso?“. Qualcuno, forse, risponderà: “E’ la donna che durante la pandemia avvicinò la politica alle persone“. Perdonerete questo incipit irriverente ma non abbiamo resistito alla tentazione di dileggiare l’ultima uscita sui social del segretario nazionale del PD. Uno sport al quale si stanno dedicando in molti da quando un tweet di apprezzamento di Zingaretti per il lavoro di Barbara D’Urso è stato postato mentre indiscrezioni annunciavano la chiusura anticipata del suo programma televisivo.
La tv spazzatura
“Live – Non è la D’Urso“, il contenitore pomeridiano di Canale 5, chiuderebbe in anticipo per il calo di ascolti registrato negli ultimi tempi. Voci non confermate (ma neanche smentite) dai vertici aziendali parlerebbero di una sostituzione col quiz di Bonolis “Avanti un altro” o con “Scherzi a parte”. In pratica, se pensavate che il pubblico si stesse stufando di certi programmi e che la rete avesse recepito tale input e cambiato rotta, non è così. Semplicemente, invece di vedere politici che recitano il rosario, pseudo influencer che acquistano fama solo per aver detto “Non ce n’è Coviddi“, per citare solo due perle, ascolteremmo interessantissime domande pseudo culturali o assisteremmo a divertentissime goliardate.
.@carmelitadurso in un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n’è bisogno! #noneladurso
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) February 24, 2021
Il tweet di Zingaretti contro la chiusura del programma della D’Urso
In tanti, però, non ci stanno: preferiscono il rosario. O forse quelle luci che tutte vorrebbero in casa per nascondere le rughe che incombono. Da Imma Battaglia a Sandra Milo e a Paolo Brosio, il fior fiore del jet set italiano si è ribellato. Non sono poche le persone di spettacolo che in salotti come questi ci hanno costruito carriere, tra una confessione shock e una lacrimuccia. A questo coro di proteste contro la scelta di Mediaset sul programma di Barbara D’Urso si è unito anche Nicola Zingaretti; il suo tweet ha scatenato la creatività dei più increduli lettori. “Salvini esci da questo corpo“, “Gli hanno hackerato l’account?” “Alle volte, nell’uso dei social, rivaluto Carlo Calenda“. Quel “ce n’è bisogno!” scritto dal rappresentante della sinistra italiana non è andato giù.
Sogni e bisogni
Di cosa ci sarebbe, poi, bisogno? Di utilizzare il trash televisivo come canale per arrivare al proprio elettorato? Vediamo: si potrebbe raccontare la storia del cugino malato del candidato per strappare voti con le lacrime di cui sopra. Tanto è fatto col cuore. Sono davvero passati i tempi nei quali la politica il cuore ce lo metteva in strada a parlare con le persone? Ora chi è che dileggia chi?
In copertina foto di Samuel Capellari