Il Consiglio Europeo ha adottato conclusioni sullo Zimbabwe in cui ribadisce il costante sostegno dell’UE alle riforme economiche e politiche nel paese, nonché al dialogo politico formale, ripreso nel 2019, quale passo verso relazioni UE-Zimbabwe più costruttive.
Le conclusioni prendono atto della grave crisi umanitaria attualmente in corso nel paese e rinnovano il sostegno dell’UE ai cittadini dello Zimbabwe in vari settori, quali lo sviluppo economico, l’assistenza sanitaria di base e lo sviluppo della resilienza, nonché mediante l’assistenza umanitaria.
Tenendo conto della situazione nel paese, anche per quanto riguarda il presunto ruolo delle forze armate e di sicurezza negli abusi dei diritti umani, che deve ancora essere oggetto di indagine, il Consiglio ha convenuto oggi di rinnovare l’embargo sulle armi e il congelamento dei beni mirato nei confronti di una società, la Zimbabwe Defence Industries, per un anno fino al 20 febbraio 2021. Le misure restrittive in vigore nei confronti di quattro persone sono sospese.
L’embargo sulle armi, nonché il congelamento dei beni nei confronti della Zimbabwe Defence Industries, non
Le misure restrittive sono state inizialmente introdotte nel febbraio 2002, quando il Consiglio ha espresso profonda preoccupazione per la situazione nello Zimbabwe, in particolare relativamente alle gravi violazioni dei diritti umani da parte del governo del tempo.
Le conclusioni del Consiglio sottolineano che l’UE è pronta a riesaminare l’intera serie delle sue politiche in qualsiasi momento, ove giustificato, sulla base dei progressi compiuti nel paese.