Il teatro “Trianon Viviani” presenta Zappatore. Sceneggiata in tre atti e quattro quadri di Enzo Vitale, tratta dalla canzone omonima di Libero Bovio e Ferdinando Albano in omaggio a Mario Merola nel decennale della scomparsa. Con Francesco Merola e con la partecipazione straordinaria di Gianni Fiorellino con Gina Perna e Massimo Salvetti.
Sinossi
La sceneggiata è ispirata all’omonima canzone firmata da Libero Bovio e Ferdinando Albano. Il testo al quale fa riferimento la messa in scena curata da Bruno Garofalo è quello di Enzo Vitale, del 1953.
Zi’ Francisco e Filomena conducono una vita di sacrificî per permettere al loro unico figlio, Mario, di laurearsi in giurisprudenza e intraprendere la carriera di avvocato in città. Una vita in campagna a lavorare duramente solo per Mario e per il suo sogno, per la sua carriera e per la sua vita.
Ma una volta partito per Napoli, Mario taglia il “cordone” che lo legava alla famiglia e agli amici, compresa la bella Carmelina della quale sembra essere innamorato. Il giovane dimentica dove è nato e si lascia affascinare dalla vita cittadina. Conosce la bella Elvira e il suo mondo, così diverso da quello della campagna e del suo paesello.
Mario sembra dimenticare tutto e tutti in nome di una vita nuova che ripudia le radici.
I genitori non riescono a spiegarsi questo distacco improvviso e questa freddezza ingiustificata, mentre combattono con le difficoltà del lavoro e di una terra che non sembra ripagare i loro sforzi.
Andrea, proprietario terriero, ereditario dei lotti che lavora Francisco, pretende di essere pagato le mensilità dei raccolti arretrati, minacciando di ridurre i due contadini in miseria. Ma un indicente di percorso dà una sterzata decisiva ai dispiaceri: Mario e i suoi amici cittadini fanno una gita fuori porta e la loro auto si ferma nelle campagne vicino alla casa natale del giovane. Qui incontrano Fasulillo e Stella, lavoranti di zi’ Francisco. È il preludio dello storico incontro tra Mario e i suoi genitori ed è qui che il giovane avvocato ripudia la madre.
Questo episodio fa piombare Filomena e zi’ Francisco in una desolante disperazione fino alla malattia della donna. Ed è allora che Francisco ‘o zappatore decide di recarsi in città per parlare al figlio.