Altri 45 giorni di carcere per Patrick Zaki che in Egitto vede prolungarsi la sua permanenza in stato di detenzione. Sono ormai passati 8 mesi dall’arresto dell’egiziano (studente universitario in Italia) con l’accusa di sovversione anche per dei post pubblicati su Facebook (post che sono stati pubblicati su un profilo falso così come ribadito dal suo avvocato).
Zaki e il prolungamento della permanenza in carcere in Egitto
Patrick Zaki resterà in carcere per altri 45 giorni. Lo ha riferito la sua avvocata Hoda Nasrallah dopo l’udienza di oggi al Cairo. Una “corte d’Assise riunita presso la Facoltà per sottufficiali a Tora” ha “rinnovato il carcere per lo studente Patrick Zaki di 45 giorni”, ha precisato la legale riferendosi a una struttura annessa al complesso carcerario dove è detenuto il giovane.
La famiglia di Zaki, stando al gruppo Facebook ‘Free Patrick’, qualche giorno fa aveva diffuso una lettera per tornare a sollecitare la liberazione dello studente: “Sono trascorsi otto mesi di dolore e sofferenza senza alcuna indicazione di quando Patrick tornerà a casa o di un motivo chiaro per cui ci è stato portato via. Ricordiamo bene il giorno in cui siamo andati a prenderlo all’aeroporto, tutta la confusione, la paura e l’ansia, quei sentimenti non ci hanno mai lasciati“.
Le lettere mai arrivate
I familiari di Patrick Zaki lo studente detenuto in Egitto non avrebbero ricevuto nessuna delle almeno 20 lettere che lui avrebbe inviato loro dal carcere di Tora del Cairo da febbraio scorso. A darne notizia il profilo Facebook ‘Patrick Libero‘ che aggiorna le notizie riguardanti il 28enne egiziano studente all’Università di Bologna.