Il mondo delle fake news usa tanti mezzi di comunicazione soprattutto social. Insieme a questi, però, la diffusione delle fake news arriva soprattutto da YouTube sempre alla ricerca del modo migliore per fermare la disinformazione.
Fake News, i danni della disinformazione
Si dice che ripetere aiuta. Proprio per questo motivo è importante capire il concetto di fake news. Con questo termine indichiamo una bufala, una notizia falsa che una fonte dichiara come vera. Insomma, un fatto non avvenuto o pesantemente distorto che crea delle forti conseguenze negative all’interno della grande platea di chi vuole informarsi. Le bufale esistono, probabilmente, dall’alba dei tempi e sin da quel momento hanno creato una serie enorme di danni. Gli effetti negativi delle fake news favoriscono lo sviluppo di una società diffidente verso le fonti autorevoli. La diffusione delle fake news, inoltre, rispecchia due importanti caratteristiche come:
- Destabilizzare: una fake news potrebbe, infatti, modificare la percezione delle persone su di un determinato argomento a favore di chi rilascia la notizia falsa
- Visibilità: una notizia falsa potrebbe essere fortemente condizionata da interni poco lusinghieri quali il clickbait ovvero creare notize ad hoc per ricevere un numero maggiore di visualizzazione (spesso e volentieri sono condite da titoli furvianti oppure da fotomontaggi come foto principale della notizia)
Diffusione di fake news, cosa dice il regolamento di YouTube?
La popolare piattaforma è diventata, suo malgrado, il centro dei video fake news sul Covid. Una piaga che la stessa Google sta tentando di eliminare modificando le sue norme in materia di disinformazione:
“Varie linee guida incluse nelle Norme della community sono direttamente applicabili alla disinformazione. Le norme sulla disinformazione in ambito medico relativamente al COVID-19 vietano i contenuti che diffondono disinformazione in ambito medico ponendosi in contrasto con le informazioni fornite sul COVID-19 dalle autorità sanitarie locali o dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)”
Un cambio di passo molto importante ma da fare per Google. Il Covid-19 ha fatto da miccia per una grossa espolosione di fake news che ha innalzato il livello della disinformazione nel mondo. Notizie false su notizie false divulgate da siti web creati proprio per questo scopo: approfittare della pandemia e della situazione d’incertezza che si è andata di conseguenza a creare per manipolare l’opinione pubblica, creare disagi e (spesso) per un proprio tornaconto economico.
In che modo YouTube determina quali casi sono da considerare come disinformazione dannosa?
“Disponiamo di sistemi precisi che ci aiutano a determinare quali, tra gli innumerevoli video presenti su YouTube, rappresentano casi di disinformazione dannosa. Nel contesto di tali controlli, ci avvaliamo della revisione da parte di valutatori ed esperti esterni per giudicare se determinati contenuti promuovono teorie del complotto infondate o informazioni inesatte“.
Oltre YouTube, però, è sempre bene tenere in testa alcune semplici “regole” per capire se siamo di fronte ad una fake news:
- Seguire solo fonti ufficiali: mai andare su siti di dubbia “moralità”, seguire e condividere notizie solo da fonti ufficiali e certificate
- Attenzioni ai titoli troppo sensazionali: un bel titolo serve sicuramente ad attirare le persone ed ottenere visualizzazioni ma attenzione a non cascare in titoli fin troppi esagerati, spesso potrebbero nascondere fake news
- Attenzione alle immagini ritoccate: mai credere ai fotomontaggi
- Cercare sempre la fonte: ogni notizia ha delle fonti che devono essere ufficiali e reali. Eliminate dalla lista dei vostri siti preferiti chi cita fonti bizzarre o addirittura inesistenti.