L’attivista ugandese Vanessa Nakate ha aperto a Milano l’evento “Youth 4 Climate” per trattare e trovare soluzioni sui temi dei cambiamenti climatici. Un evento che ha preceduto la pre-COP26 (finita con gli scontri a Roma di 10mila manifestanti anti-Greenpass).
Youth 4 climate, cos’è e quali sono stati i temi trattati
Sono quattro i temi principali che sono stati messi in discussione durante il grande evento:
- favorire la partecipazione dei giovani nei processi decisionali
- coniugare la ripresa economica dalla pandemia con l’attuazione degli obiettivi dell’Accordo di Parigi
- coinvolgere gli attori non governativi
- costruire una società più consapevole delle sfide climatiche.
Quattro temi per quattro gruppi guidati da due persone: un rappresentante dei giovani e un esperto senior delle organizzazioni internazionali. Tutto questo per arrivare ad un documento finale che è stato presentato il 30 settembre alla Pre-COP. Quella Pre-COP26 che dovrà anche decidere i temi che verranno messi sul tavolo del grande evento mondiale che avrà luogo in quel di Glasgow in Scozia.
Youth Driving Ambition
Il primo tavolo di lavoro che ha discusso sul tema della partecipazione dei giovani ai processi decisionali è stato guidato da Tina Stege, inviata per il Clima della Repubblica delle Isole Marshall e Nisreen Elsaim (esperta senior), fisica di 26 anni con un master in energie rinnovabili, presidente del Sudan Youth for Climate Change e dello Youth Advisory Group per il cambiamento climatico. Un lavoro lungo per un tema molto importante che ha dovuto rispondere ad una delle più grandi domande dell’attualità.
Sustainable Recovery
Passiamo al secondo dei quattro tavoli di lavoro. Protagonista è stato il tema della ripresa economica dalla pandemia di Covdi 19 e di come unirla ed armonizzarla con l’attuazione degli obiettivi dall’Accordo di Parigi. Il gruppo ha visto la presenza di Ernest Gibson, anche lui dello Youth Advisory Group per il cambiamento climatico e da Kumi Kitamori, capo della divisione per la crescita verde e le relazioni globali dell’Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Non-State Actors’ Engagement
Qual è il ruolo degli attori non governativi all’interno del tema dei cambiamenti climatici? Questa la domanda al centro del terzo tavolo di discussione al Youth 4 Climate di Milano. Il team è stato presieduto da Jane Costello, direttrice dei programmi per l’Italia del British Council e dall’attivista francese 22enne Nathan Metenier, anche lui nel gruppo consultivo per i giovani sui Cambiamenti Climatici del segretario generale dell’Onu.
Società consapevole
L’ultimo gruppo ha dovuto lavorare su un tema molto importante: ideare proposte per “costruire una società più consapevole delle sfide climatiche”. Sfida molto difficile che poggia le sue basi soprattutto sull’educazione e sull’informazione. Il gruppo di lavoro è stato guidato da Adriana Valenzuela, manager del programma di leadership giovanile del Global Adaptation Center e Sophia Kianni, del gruppo consultivo di Guterres.