La XVIII legislatura non è solo l’ultima con 630 deputati e 315 senatori ma anche la legislatura che all’ultimo minuto ha salvato la questione “vitalizio”.
XVIII legislatura: cos’è il vitalizio?
Prima di parlare di come il vitalizio per la legislatura che si sta andando a concludere si sia salata, è giusto ricordare cosa sia il vitalizio:
Il vitalizio del parlamentare è una erogazione mensile godibile, alla fine del mandato parlamentare, in base al conseguimento di alcuni requisiti di anzianità di permanenza nelle funzioni elettive. In alcuni ordinamenti, il vitalizio è previsto anche per chi è stato titolare di un mandato elettorale nell’ambito di assemblee non statali, presso le quali si svolga una funzione legislativa e non meramente amministrativa.
Il vitalizio è previsto, grazie all’articolo 69 della Costituzione, anche qui in Italia ed è riservato ai senatori, ai deputati ed ai consiglieri regionali:
I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge.
Articolo 69 della Costituzione Italiana
Quando si riceve il vitalizio?
Questa è una domanda che trova risposta soprattutto dopo la “riforma” attuata dalla precedente legislatura ovvero la XVII. La seduta della Camera dei Deputati del 26 luglio 2017 ha approvato un testo volto a disporre l’applicazione di un nuovo trattamento previdenziale contributivo e la rideterminazione dei trattamenti e vitalizi in essere per senatori, deputati e consiglieri regionali.
I cosiddetti vitalizi sono diventati una forma pensionistica contributiva che scatta solo al compimento del 65esimo anno di età, come le altre pensioni. Proprio l’essere diventata come una pensione è una delle più grandi novità del vitalizio parlamentare.
Altra regola importante è dopo quanto tempo, dall’entrata in carico come parlamentare, si possa godere del vitalizio. Il diritto della quota per i cinque anni della legislatura, scatta quando questa è arrivata a 4 anni, sei mesi e un giorno.
Il vitalizio delle XVIII legislatura
Quattro anni, sei mesi e un giorno. Per questa legislatura, quindi, il vitalizio scattarebbe a partire dal prossimo 24 settembre ovvero il giorno prima della chiamata al voto per gli elettori che dovranno decidere la composizione del nuovo parlamento.
Fino a quel momento (ed anche oltre visto che le nuove camere si riuniranno per la prima volta il 20 ottobre), le camere della XVIII legislatura sono ancora in carica così come recita il secondo comma dell’articolo 61 della Costituzione:
Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti.
Articoli 61, comma secondo della Costituzione Italiana