Nella lista dei Paesi che hanno ratificato spicca l’assenza dell’Unione Europea: in realtà alcuni Paesi l’hanno già fatto (Francia, Ungheria, Austria, Slovacchia), altri hanno dei tempi parlamentari già fissati (Germania la prossima settimana) ma accanto alla ratifica comunitaria già decisa dai leader nel vertice di Bratislava, occorre che anche gli altri Paesi si affrettino a farlo.
Tra questi, l’Italia, per peso e come paese fondatore dell’Unione, deve essere tra i primi e non tra gli ultimi. Dopo l’annuncio del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Ambiente, dunque, il WWF chiede l’immediata presentazione del Disegno di legge di ratifica e una corsia preferenziale in Parlamento perché venga approvato a inizio ottobre. Ben prima del referendum costituzionale e dell’inevitabile rallentamento dei lavori parlamentari, dunque, ma soprattutto in tempo per consentire che l’accordo possa entrare in vigore al più presto.