Oggetti misteriosi, oggetti trovati per strada, regalati, rubati, oggetti presi dalla loro cassetta degli attrezzi, talismani e odradek autobiografici, oggetti totalmente inutili ma belli, oggetti transitori e anti-stress, oggetti che odorano di nuovo e oggetti antichi, oggetti che perseguitano, che ispirano. Due volte al mese, all’ora dell’aperitivo, BASE Milano presenta #WunderKit, un momento di incontro informale con un artigiano creativo per raccontare al pubblico gli oggetti che compongono il suo personale kit di mirabilia.
L’appuntamento sarà con l’artista e architetto Maurizio Cilli che – proprio all’interno del programma di residenza artistica proposto da BASE nell’ambito della mostra 999 domande sull’abitare contemporaneo presentata a La Triennale di Milano – ha dato vita al progetto “senza casa, senza cosa?” dedicato a uno dei fenomeni più urgenti delle grandi città: il disagio estremo di chi vive senza una casa.
Un progetto che ora diventa un libro: una pubblicazione volta a raccogliere le tracce dell’intero percorso di genesi dell’opera collettiva, nutrita da numerose collaborazioni offerte dagli artisti indipendenti invitati a partecipare al processo creativo durante la residenza artistica.
Considerate le dimensioni crescenti dell’Homelessness e la sua territorializzazione urbana, “senza casa, senza cosa?” invita a un riposizionamento dello sguardo, libero da pietismi e retoriche, che richiami l’urgenza di affermare i diritti di chi vive la propria esistenza senza una casa. Le sempre più frequenti campagne di panico morale, rancore e criminalizzazione condizionano negativamente le modalità di governo del disagio
Questo lavoro si rivolge in particolare a chi una casa ce l’ha e appartiene alle fasce sociali più esposte alle nuove forme di povertà; innesco di un processo costellato di “eventi critici” che conducono lavoratori improvvisamente licenziati o liberi professionisti senza delle entrate fisse a una situazione di progressiva marginalità. Per molti di loro non è facile accettare di usare le strutture di accoglienza e per questo motivo tendono a una totale indipendenza e solitudine; precarizzati nei loro diritti intraprendono un percorso di progressiva e irreversibile esclusione sociale.
La collezione di oggetti e strumenti esposti all’interno della mostra 999 domande sull’abitare contemporaneo manifestano, in chiave poetica, le fasi di un mutamento: senza casa muta il rapporto con le cose, gli oggetti i propri libri, fonte di nutrimento dell’anima vengono gradualmente sostituiti da strumenti salvifici a protezione dei bisogni del corpo. Un passaggio che pone nuovi paradigmi del senso inconscio del domestico a difesa della propria dignità di abitare.
Il libro, a cura dell’autore con Federica Boragina e Giulia Brivio, sarà edito da Boîte Editions e raccoglierà i contributi di Alice Benessia, Melina Benedetto, Francesca Cirilli, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, FANNIDADA, Mario Pandiani, Gaia Rayneri, Remo Ricchetti, Alessandro Sciaraffa, Alfred Von Escher.
La pubblicazione sarà finanziata da una campagna di crowdfunding – fino al 2 giugno 2018 – ospitata sulla piattaforma Produzionidalbasso.com. La modalità di raccolta fondi prevede un sistema di scambio reciproco per cui a ogni donazione, a partire da 10 €, corrisponde un oggetto.
Qualora l’obbiettivo non dovesse essere raggiunto, il libro sarà finanziato da sponsorizzazioni private. All’intero progetto è dedicata una pagina facebook, sulla cui bacheca è ospitato il “Gioco dell’Odradek”, una grande narrazione collettiva che svela il potere magico ed evocativo degli oggetti e permette di vincere una copia speciale del libro.