Il Wi-Fi è una tecnologia di trasmissione dati senza fili che nasce alla fine degli anni novanta come estensione delle reti LAN (gruppo di computer connessi in un’area locale per comunicare tra loro -ndr), allo scopo di consentire connessioni senza filo a breve raggio. Dobbiamo però arrivare al 28 maggio 2003 per il suo ingresso ufficiale in Italia, quando il via libera all’uso dei collegamenti wireless in aree pubbliche fu sancito dal decreto Gasparri. Ad oggi dunque siamo abituati ad abbinare il concetto di wi-fi ad Internet, alla possibilità di navigare sul web senza bisogno di cavi. E se anche l’elettricità viaggiasse senza fili, diffondendosi da un’unica sorgente e propagandosi poi in tutti i dispositivi? A breve tutto ciò sarà possibile grazie a WiTricity (wireless electricity, elettricità senza fili), un sistema sviluppato nei laboratori del Massachusetts Institute of Technology di Boston (USA) basato sui campi magnetici.
Pensiamo al grande disagio che ci crea ogni volta il dover ricorrere a decine di prese e di fili per tutti i collegamenti casalinghi, fili da far passare meticolosamente dentro muri e soffitti. Le gestione di tutto ciò non è facile ed anche esteticamente la resa spesso non è gradevole. All’idea dunque di poter gestire l’impianto elettrico in totale libertà, ma soprattutto in maniera estremamente semplificata, ci viene da tirare un gran respiro di sollievo. Negli anni a venire l’illuminazione di ogni edificio, e dunque anche delle nostre case, viaggerà senza nessun tipo di cavo. Elettrodomestici di qualsiasi tipologia, televisori, computer, smartphone, fino ad arrivare alle più comuni lampade, funzioneranno grazie a WiTricity. Cerchiamo di chiarirne con tre semplici passaggi il funzionamento. · Sul soffitto o in altra zona funzionale viene installata una sorgente di energia. L’elettricità tradizionale, tramite un circuito, genera un campo magnetico con una determinata frequenza che si irradia dalla sorgente. · In tutti i devices da far funzionare vengono installati tanti piccoli ricevitori WiTricity, tarati sulla stessa frequenza della sorgente: questo rende di fatto possibile l’incanalatura dell’energia. · L’energia viene commutata in elettricità. Il principio alla base del trasferimento di energia, e dimostrato già da Nikola Tesla nel lontano 1893, è quello della risonanza reciproca o magnetica: due elementi, vibrando alla stessa frequenza, si scambiano energia in modo efficiente e senza alcun effetto sulle altre apparecchiature elettriche. Un esempio classico? Il cantante che è in grado di frantumare un bicchiere emettendo una sola nota molto alta, lo fa cantando all’esatta frequenza di risonanza del vetro.
E’ inevitabile però pensare all’effetto che potrebbe avere sulle persone il vagare nell’aria di tanta energia. Ai primi ragionevoli dubbi avanzati in merito, Eric Giler, CEO di MIT-inspired WiTricity, ha tempestivamente tranquillizzato gli animi asserendo che ad essere generato è un campo magnetico innocuo; basti pensare al fatto che noi viviamo proprio nel mezzo di quello generato dalla Terra. Naturalmente ci sembra un po’ azzardato mettere sullo stesso piano un macro-universo come la Terra ed un micro-ambiente come quello di qualsiasi edificio. Liberi per sempre dalla schiavitù dei fili sì, ma tutti i dubbi relativi a radioattività ed inquinamento atmosferico ci invitano a non cadere preda di troppo facili entusiasmi.