“Wi-Fi Free” è stato il grido di battaglia di una forza politica appena nata in Italia. Se venissero confermate le notizie che giungono, però, è meglio che questi ripensino ad altri slogan perchè la questione è seria, anzichè no!
L’Organizzazione per la Difesa della Salute, la Vita Sana Foundation e la Fondazione per la salute geo-ambientale in Spagna hanno lanciato una campagna per rimuovere il wi-fi nelle scuole e nei luoghi pubblici, in quanto garantiscono che porta enormi rischi per la salute, soprattutto per i bambini. “Il wi-fi emette una radiazione elettromagnetica di potenza molto elevata. Le conseguenze sono dannose per tutti, ma soprattutto per i bambini, più vulnerabili perché sono in pieno sviluppo”, ha avvertito l’avvocato ambientalista Agustín Bocos durante un’intervista pubblicata sul giornale iberico La Vanguardia. In paesi come Inghilterra, Francia e Svezia alcuni comuni hanno “spento” il wi-fi gratuito nei luoghi pubblici. “È diffuso in scuole, musei, biblioteche e luoghi pubblici. La tecnologia wireless non è stata ancora controllata da alcun organismo che potrebbe dirci quale potenza debba essere emessa e come tale emissione è controllata”, ha spiegato. Per non correre rischi, lo specialista ha consigliato il classico “cavo” perché assicura che non ci sono studi che “iperattività, mal di testa e problemi del sonno del bambino per chi utilizza la connessione con queste onde”. Almeno, bisognerebbe disattivare il servizio in casa, quando la famiglia va a dormire. In Francia, Svezia e Inghilterra si comincia a disattivare il Wi-Fi gratuito da siti pubblici.
Questo il grido d’allarme che si sta propagando in Europa. Fondamenti scientifici, però, ancora zero. Certo, la salute pubblica dovrebbe essere un ‘must’ in ogni Paese ma da noi, con livelli d’inquinamento da polveri sottili altissimi, la ormai tristemente famosa Terra dei Fuochi, paesini dove le cose vanno a fuoco da sole, l’inquinamento elettromagnetico in cui fa da battistrada quella Radio Vaticana che ben altri valori dovrebbe “mandare in onda”; notizie del genere sembrano quasi una favoletta.
Attenzione, a creare l’untore – in questo caso il Wi-Fi -. Certo l’emissione di onde elettromagnetiche non fa bene alla salute ma con la diffusione di ponti radio per ogni svariata ragione, forse, sarebbe il caso di andarci più precisi e con dati alla mano. Prima che sia troppo tardi, sarebbe il caso anche d’individuare le competenze di controllo, almeno in Italia.