Le iniziative di welfare sono fondamentali per la loro funzione “catalizzatrice”, ovvero la capacità di generare le condizioni per una società caratterizzata da benessere, non solo economico, ma anche di relazioni sociali e di qualità dei servizi disponibili. Tuttavia, i cambiamenti demografici, sociali e culturali che si sono verificati nel nostro Paese negli ultimi anni, hanno determinato la necessità di un ripensamento del sistema di welfare che passa attraverso la sperimentazione di nuovi servizi e il rinnovamento di quelli esistenti, attirando nuove fonti di finanziamento.
Dopo il successo delle prime 3 edizioni, torna Welfare, Che Impresa!, il concorso che ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare questo tipo di iniziative.
L’iniziativa è promossa da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD e UBI Banca, a cui si unisce quest’anno Fondazione Peppino Vismara. È confermato anche per questa edizione il contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano, mentre novità del 2020 sono le adesioni di Impacton e Make a Cube – quest’ultimo si aggiunge agli altri incubatori già partner PoliHub, SocialFare e Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program e G- Factor.
Welfare, Che impresa! la quarta edizione
La quarta edizione parte il 4 febbraio e premierà i quattro progetti migliori nei seguenti ambiti:
- agricoltura sociale;
- valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
- restituzione alla fruizione collettiva dei beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata per fini di interesse generale e per le comunità locali;
- soluzioni e servizi diretti a rispondere, in un’ottica di generatività sociale, ai bisogni di cura, socio-assistenziali, sanitari, culturali e formativi delle comunità, anche con il fine di includere soggetti vulnerabili;
- soluzioni e azioni per la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni ambientali e climatiche e/o volte a limitare l’apporto di materia ed energia e di minimizzare scarti e perdite nei processi di produzione e consumo.
I progetti presentati dovranno:
- avere come obiettivo primario la generazione di impatto sociale, secondo criteri e metriche predeterminate
- favorire l’occupazione, in particolare dei giovani e delle categorie svantaggiate
- essere promuovibili sul territorio attraverso la creazione di reti
- utilizzare la tecnologia, anche digitale
- consentire l’elaborazione di un piano prospettico di sostenibilità economica
- avere già validato la fattibilità, e poter esibire un proof of concept o un prototipo.
Welfare, Che impresa! i premi
Possono partecipare al Concorso Enti giuridici costituiti da non più di 5 anni o Enti ancora da costituirsi, fermo restando per questi ultimi l’obbligo di costituirsi entro 6 mesi dalla data in cui vengono comunicati i vincitori del presente Concorso.
Al primo classificato andrà un premio di € 40.000.
Al secondo, terzo e quarto classificati andranno tre premi da € 20.000 ciascuno.
Tutti i progetti vincitori potranno accedere inoltre a:
- un percorso di mentorship individuale e personalizzato erogato dagli Incubatori partner.
- un finanziamento a tasso zero erogato da UBI Comunità fino a € 50.000 (*) e un conto corrente con canone gratuito per 36 mesi
In questa edizione 2020 sono previsti due ulteriori premi speciali:
- la possibilità di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Italiana Accenture
- l’accesso facilitato allo Scaling Program di Impacton
Le candidature possono essere inviate fino al 27 marzo 2020.
Per leggere il bando completo e candidare i progetti: welfarecheimpresa.ideatre60.it