Non si placano i dibattiti sulla riduzione dei costi della politica, resi sempre più necessari dalla crisi economica. A partire da Gennaio 2015, in seguito a numerose discussioni e polemiche, entrerà in vigore la riforma riguardante la riduzione degli stipendi di assistenti e burocrati di Camera e Senato. Ma i deputati in Italia esattamente quanto guadagnano?
A mostrarlo è un’infografica promossa da Tag24 la cui analisi e raccolta dati è stata curata dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Niccolò Cusano.
Infografica a cura di Tag24.it
L’illustrazione mostra come un deputato possa guadagnare in un anno, tra indennità, diaria e rimborsi spese fino a circa 166.400 euro netti. La Camera dei Deputati arriva così a costare ai cittadini oltre 96 milioni di euro all’anno.
Forse una retribuzione così alta è giustificata dal totale delle ore di lavoro dei parlamentari? Tralasciando gli assenteisti, dei quali l’infografica mostra qualche esempio che arriva addirittura al 99% di assenze tra i banchi dei senatori e 78% tra quelli dei deputati, viene indicato come un lavoratore dipendente sia impegnato una media di quaranta ore a settimana ed abbia diritto ad un periodo di ferie retribuite di circa quattro settimane all’anno, a fronte di venti ore a settimana lavorate e quarantacinque giorni di ferie l’anno per i politici.
L’infografica mostra poi la situazione a livello pensionistico: un lavoratore ha diritto a percepire la sua pensione di vecchiaia dopo aver versato almeno vent’anni di contributi, un politico dopo cinque.
L’analisi si chiude poi con un’interessante panoramica sul numero di parlamentari nei principali paesi europei. Se in Italia abbiamo 945 parlamentari tra deputati e senatori, quindi 1,57 ogni 100 mila abitanti, in Germania se ne contano 689, meno di un parlamentare ogni 100 mila abitanti.
“È un tema molto sentito dai nostri lettori quello dei costi della classe politica, visto il problema di mancanza di lavoro e del costo vita in Italia. Cresce sempre di più la distanza tra chi guadagna molto e chi troppo poco, il salario medio reale ha una crescita minima e l’opinione pubblica si indigna dironte a cifre giudicate troppo alte. Abbiamo sviluppato insieme alla Facoltà di Scienze Politiche un’analisi dettagliata su questi temi in occasione delle discussioni avvenute di recente alla Camera e al Senato relativamente ai tagli dei superstipendi a partire da Gennaio 2015. Queste ultime decisioni dovrebbero portare ad un risparmio di poco meno di 97 milioni di euro, il totale delle economie sui bilanci di Camera e Senato per il periodo 2015-2018” ha commentato lo staff di Tag24.it
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