Un altro importante passo avanti in vista del lancio, nell’ottobre 2018, del successore di Hubble, il James Webb Space Telescope (JWST). L’osservatorio spaziale a infrarossi che, a differenza del suo predecessore, scruterà il Cosmo a circa 1,5 milioni di chilometri di distanza, in uno dei cosiddetti punti di Lagrange, L2, è stato assemblato. Ne danno notizia le tre agenzie spaziali dalla cui collaborazione congiunta è nato il progetto, NASA, ESA e agenzia spaziale canadese (in un video del Goddard Space Flight Center il time-lapse dell’assemblaggio).
Il primo traguardo importante del JWST è stato raggiunto nel febbraio 2016, con il completamento dello specchio primario di 6,5 metri, formato da 18 segmenti esagonali di berillio, il più grande mai disegnato per volare nello spazio. Per proteggere il suo delicato occhio primario, e accoglierlo all’interno del vettore Ariane 5 che lo spedirà nello spazio, il telescopio è stato progettato per essere ripiegato su se stesso come un origami. Una volta giunto a destinazione, grazie ai suoi micromotori aprirà gli occhi, schiudendo i propri segmenti come un fiore che sboccia.
Nel mese di maggio 2016 sono state, invece, rimosse le coperture protettive utilizzate per mantenere puliti e al sicuro i segmenti dello specchio, la cui superficie è rivestita d’oro. Alcune settimane dopo, è stata la volta dello specchio secondario, installato presso il Goddard Space Flight Center NASA di Greenbelt, nel Maryland. Le ottiche del telescopio sono state completate a marzo.
Tra l’estate e l’autunno è stata, quindi, ultimata l’integrazione dei quattro strumenti scientifici del JWST, e completata la produzione dell’ultima membrana dello scudo termico, la cui integrazione con il resto del telescopio è in programma all’inizio del 2018.
Scopo primario di questo telescopio spaziale di ultima generazione è osservare la prima luce dell’Universo e le prime strutture che si sono formate dopo il Big Bang. Con particolare attenzione alla comparsa delle prime galassie, alla nascita delle prime stelle e dei primi sistemi proto-planetari.