WE-Women for Expo: “investire sulle ragazze per sconfiggere la malnutrizione secondo le previsioni ci sarebbero 150 milioni di persone malnutrite in meno e 350.000 morti infantili all’anno evitabili se si riduce un gap di genere. Sono 1.2 miliardi le adolescenti e gli adolescenti nel mondo”.
Gli adolescenti sono tra i gruppi di popolazione più numerosi del mondo e destinati a crescere: tra il 2010 il 2030 passeranno dagli attuali 1.2 miliardi a 1.3 miliardi, con il maggiore incremento nell’Africa sub-sahariana. Almeno la metà di essi sono ragazze.
Le donne e le ragazze rappresentano in molti paesi la maggioranza della forza lavoro in campo agricolo e si stimano in circa 1.1 miliardi le donne che lavorano in agricoltura nei paesi in via di sviluppo. Spesso sono dedite alla coltivazione di quegli alimenti in grado di alleviare fame e malnutrizione e ad attività agricole a conduzione domestica, finalizzate al sostentamento del nucleo familiare.
Eppure il loro ruolo è spesso invisibile e i loro diritti non riconosciuti e non uguali a quelli degli uomini, sia per ciò che riguarda la proprietà delle terre e l’accesso al credito, sia in termini di opportunità educative anche in settori chiave come quello agricolo, formative e di presenza nei ruoli decisionali e di governo. In molti paesi in via di sviluppo appena il 60% delle ragazze completa il ciclo di istruzione primaria e solo il 30% accede alla scuola secondaria.
1 ragazza su 3 si sposa prima dei 18 anni e 1 su 9 prima dei 15. Ogni anno 7,3 milioni di adolescenti partoriscono. E ogni anno 70.000 teen ager perdono la vita per cause legate alla gravidanza e al parto. La prevalenza di HIV/AIDS è oltre due volte più alta tra le giovani di 15-24 anni rispetto ai coetanei maschi.
La mancanza di attenzione sulle giovani donne – il cosiddetto “girl gap” – non solo ha effetti devastanti sulle vite di queste donne ma è la causa prima di una bassa produzione di cibo, di scarsi guadagni e di alti livelli di malnutrizione. Si stima che assicurando alle ragazze e alle donne le stesse risorse degli uomini, il numero di bambini e persone malnutrite diminuirebbe di 100-150 milioni.
E’ anche dimostrato che a un aumento del 10% dei tassi di iscrizione delle adolescenti alla scuola secondaria, corrisponde una riduzione di circa 350.000 morti infantili ogni anno e di circa 15.000 morti materne. Inoltre una adolescente istruita impiegherà il 90% dei suoi successivi guadagni a favore della famiglia mentre un ragazzo ne utilizzerà solo il 35%. E’ quindi cruciale investire sulle adolescenti e metterle al centro dell’ “agenda per lo sviluppo” mondiale perché sono loro la leva del cambiamento globale e il vero antidoto alla malnutrizione e mortalità infantile.
E’ il messaggio-chiave dell’evento internazionale “Starting from Girls: They are the source to trigger a change!” organizzato da Save the Children, nell’ambito di We Women for Expo, la rete di donne da tutto il mondo promossa da Expo 2015 in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.