Giovedì 8 giugno 2017 , tremila anni della moda mondiale si sono riuniti nella più grande sfilata virtuale grazie al progetto We Wear Culture, frutto della collaborazione tra Google Cultural Institute e oltre 180 importanti istituzioni culturali italiane e internazionali.
Utilizzando una tecnologia all’avanguardia, che comprende la realtà virtuale, i video a 360°, le Street View e le immagini “gigapixel” ad alta risoluzione, il nuovo progetto consente di esplorare la storia della moda e dei suoi pezzi iconici sulla piattaforma Google Arts & Culture. Esperti di moda, curatori e stilisti nonché università, musei e ONG di ogni parte del mondo hanno collaborato all’esposizione per dimostrare che la moda fa parte della nostra cultura, costituisce una forma d’arte ed è il frutto di una raffinata artigianalità.
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino partecipa al progetto con nove esposizioni virtuali delineate all’interno della collezione di costume del museo, che comprende oltre 350 capi tra abiti, cappelli, borse, guanti, colletti e sciarpe in merletto oltre alle raccolte di tessuti e di arti applicate, con ventagli, calzature, pettini in avorio e tartaruga, fibbie e bottoni in metallo, etichette di prodotti di bellezza. Un patrimonio ricchissimo, che spazia dal XVII al XX secolo e che oggi è in buona parte fruibile online grazie alla fruttuosa collaborazione con Google.
Le esposizioni di Palazzo Madama da oggi accessibili sulla piattaforma Google Arts & Culture:
– Palazzo Madama: gemme di moda dalla Collezione presenta gli abiti più preziosi della raccolta di costume e moda di Palazzo Madama dal XVIII all’inizio del XX secolo.
– The Museum is fashionable è il primo percorso in cardboard VR realizzato con Street View, che consente agli utenti di camminare per la scalinata Juvarriana di Palazzo Madama, percorrere le sale barocche del piano nobile e concludere la visita in Sala Atelier, lo spazio espositivo al secondo piano del museo deputato alle esposizioni dedicate alla moda.
– Il restauro del Banyan documenta l’intervento realizzato su una preziosa veste da camera maschile settecentesca che ha consentito di restituire la corretta lettura del capo. Il restauro ha rimosso le manomissioni che ne alteravano la foggia e compromettevano la conservazione.
– Aria di Moda consente di esplorare le storie nascoste nella collezione di ventagli provenienti da Europa e Cina e catturati in Gigapixel, fotocamera artistica diGoogle Arts & Culture, un dispositivo personalizzato che acquisisce centinaia di fotografie ravvicinate successivamente cucite insieme per creare un’unica immagine intensamente dettagliata, rivelatrice di particolari invisibili a occhio nudo.
– Stile e artigianalità impeccabili: l’arte di cinque modisterie torinesi presenta le creazioni di eccellenti atelier che hanno dettato la moda del cappello a Torino.
– Sorprendenti artigiani calzolai a Torino si concentra sulla collezione di scarpe, tra cui quelle di Bartolomeo Cavallera, autore nel 1954 delle calzature protagoniste nel film La contessa scalza con Ava Gardner, e le calzature gioiello di Aldo Sacchetti, creatore di modelli impensabili, come le scarpe fatte solo di suola, con tacco alto e calza da reggere con la giarrettiera.
– Torino capitale della Moda è un viaggio alla scoperta degli abiti della collezione di Palazzo Madama, a testimonianza della qualità della produzione sartoriale torinese che, ispirandosi allo stile parigino, negli anni Trenta del Novecento persegue una propria originalità nell’elaborazione di modelli e nella scelta di tessuti.
– Negli anni Trenta l’Ente Nazionale della Moda favorisce lo sviluppo di uno stile Made in Italy e, dal 1936, i modelli creati dalle sartorie italiane vengono registrati ottenendo un marchio di garanzia. Stili ed eccellenza italiani presenta una scelta tra le 70 cartelle di certificazione dei modelli ideati dalla sartoria Nebbia di Torino.
– Un tocco di glamour è un percorso sulla moda attraverso una selezione di dipinti appartenenti alle collezioni dei musei civici torinesi.