Qual è il significato del termine vrenzola? Dopo il capitolo sulla mappina, continuiamo il nostro viaggio nel mondo della cultura napoletana con una nuova parola. Il dialetto napoletano è ricco di termini coloriti che descrivono determinati personaggi del popolo e vrenzola è uno di questi. Dietro una singola parola c’è tutto un modo di essere, di mostrarsi, di parlare tutto da scoprire.
Qual è l’origine del significato di vrenzola
Al pari di mappina anche la parola vrenzola ha origini antichissime. Secondo alcune fonti, deriverebbe dal latino, per la precisione dal termine “brandeum”. Il brandeum indica il brandello, vale a dire una piccola porzione di stoffa. Un qualcosa, quindi, di danneggiato, di consumato e che, di conseguenza, ha poco valore.
Nella lingua napoletana antica la parola vrenzola veniva utilizzata nel senso proprio, cioè per indicare un pezzo di stoffa strappato e consumato. In un secondo momento è divenuta un’offesa da rivolgere a chi si ritiene abbia poco valore o difetti come l’avarizia.
In tempi più recenti è divenuta il modo più breve, ed efficace, per definire un certo tipo di persona: una donna dall’aspetto e modi particolari.
Chi è la vrenzola
Se volessimo descrivere la vrenzola con una sola frase potremmo dire che è una donna dai modi rozzi. Una sola frase però non può esaurire la sua descrizione. La vrenzola la si può riconosce da tanti piccoli dettagli e comportamenti:
- Abbigliamento: la vrenzola indossa sempre abiti che definire attillati è poco. Pantaloni stretti, minigonne, magliette altrettanto a corpo che spesso (quasi sempre in realtà) lasciano vedere l’ombelico.
- Accessori: le scarpe che indossa la vrenzola sono sempre col tacco alto o altissimo, meglio ancora se con una zeppa importante. Le borse, invece, sono quasi sempre piccole.
- Gioielli: non possono mancare quintali di gioielli tra collane, orecchini (sempre più di uno a lobo), anelli e bracciali. Possono essere d’oro ma anche di bigiotteria (dipende dalle possibilità personali). Se optano per un solo gioiello deve essere grande, ma molto grande…
- Capelli: solitamente sono portati lunghi, l’importante è che seguano l’ultima moda
Penserete, dalla descrizione, di trovarvi di fronte a una persona eccentrica. La vrenzola è molto di più: non le importa, per esempio, se la sua fisicità non si armonizza bene con outfit fascianti e non molto coprenti. Lei li indossa ugualmente poiché non teme il giudizio delle persone. Le scarpe col tacco sono un dictat per lei anche se non sa camminarci agilmente perché la fanno sentire bene con se stessa.
Come si comporta la vrenzola
Immaginate una donna dai modi composti, che parla a un volume medio basso utilizzando un linguaggio senza sbavature: dimenticate questa immagine. La vrenzola non parla: urla. Il volume della sua voce è alto non solo quando chiama un’amica invece di utilizzare il citofono, ma anche quando conversa con il fidanzato che è a pochi centimetri da lei. Non utilizza la lingua italiana ma solo ed esclusivamente il dialetto napoletano portato alle estreme conseguenze. Come potete facilmente intuire un unico aggettivo, come kitch ad esempio, non sarebbe bastato a descrivere tutto ciò ma una parola della lingua napoletana sì: è questa la sua potenza.