Con questa scelta Feltre decide di aderire a una rete di festival analoghi, con lo scopo di ampliare gli orizzonti della manifestazione, di attuare sinergie che permettano economie di scala e di dare voce a una più efficace e originale progettazione artistica. Si prosegue così il percorso di valorizzazione e promozione del circo contemporaneo e dell’arte in strada che da sempre ha caratterizzato Voilà.
Il nuovo format di Voilà si basa sulla valorizzazione della location, cercando di scoprire e dare dignità a tutti gli spazi del centro storico di Feltre, proponendoli come scenario di sé stessi e per gli spettacoli in cartellone. «La Cittadella, le sue bellezze e la sua storia saranno sempre più protagoniste nelle scelte di direzione artistica» asserisce Aurelio Rota. «Gli artisti internazionali proposti appartengono principalmente a generi riconducibili all’arte di strada, al circo contemporaneo e alle culture del mondo; qualsiasi escursione in altri generi artistici sarà concessa, a patto di utilizzare un linguaggio popolare nel presentarsi al pubblico». La cittadina di Feltre sarà trasformata in un grande teatro dalle ore 18.00 alle 24.00, coinvolgendo grandi e piccini in numerose iniziative.
Una settantina di artisti, una trentina di spettacoli ogni sera, una festa da ballo folk, laboratori per i bambini, un mercatino, una mostra, street food, botteghe e locali aperti sono gli ingredienti del nuovo Voilà, a cui si potrà partecipare pagando un biglietto d’ingresso di €8 per gli adulti e €2 per i bambini, con la possibilità di assistere a tutti gli spettacoli in programma. Il 16 agosto nell’Area Festeggiamenti di Foen e il 17 agosto al Casel di Celarda, ore 21.00, ci saranno le anteprime dell’evento con ingresso libero.
Il programma di Volià Festival vedrà, tra gli altri, le magnifiche performance dei messicaniQuetzalcoatl, con il loro evocativo spettacolo di fuoco, dall’Africa gli etiopi Fekat Circus e i Kenyani Black Blues Brothers con le loro mirabolanti acrobazie e piramidi umane, dall’India i Milon Mela con le musiche, danze e antiche arti performative, dall’Argentina una folta rappresentanza di circensi con Fede Scoch, El Ninio del Retrete, Brunitus, Claudio Inferno, Ninia Grisito, CirqueTango e lo straordinario clown Tomate, dalla Spagna Jesus Fornies e la sua giocoleria con i palloni ed il poetico teatro di figura dei Zero en Conducta, gli italiani Maldimar, Teatri Nomadi, Lannutti & Corbo, Pepita, Luca Chieregato e la musica di Pepino & Fedele, DiaDuit e Bandaradan. Con la mostra fotografica dedicata a Moira Orfei “Moira la Regina – Memorabilia di un mito” (una delle fotografie è esposta al MoMa di New York), ideata dallo stesso Rota e dal nipote dell’icona pop e simbolo del circo italiano Alessandro Serena, e la conferenza-focus sul circo, il Festival contestualizza la sua visione artistica, rispettosa del passato e attenta a quanto si muove nel presente sia a livello nazionale che internazionale.