C’è tempo fino a domani per visitare Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto la collettiva a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi, dedicata alla trasformazione del lavoro nel contesto post-industriale e digitale.
Le installazioni, sculture, video e performance dei 13 artisti esposti in OGR Torino – luogo simbolo della transizione verso nuovi modelli di produttività – invitano a osservare i resti di un passato industriale recente e le ambivalenze delle nuove condizioni lavorative.
Moltissime le attività e gli approfondimenti che nei mesi di apertura della mostra sono stati offerti al pubblico. Per accompagnare i visitatori nel percorso, accanto alla playlist liberamente ispirata ai temi in mostra ascoltabile sul profilo Spotify dell’istituzione, OGR ha deciso di raccontare ogni opera con video prodotti in collaborazione conl’Istituto dei Sordi di Torino; la playlist completa con interprete LIS è consultabile sul profilo YouTube di OGR.
Vogliamo tutto: obiettivi
Con l’obiettivo di dare un senso concreto e profondo alla parola inclusione, OGR e Fondazione CRT hanno presentato We want PROMETHEUS free, una performance inclusiva per un percorso innovativo di resa accessibile della mostra.
Un progetto sperimentale in cui i visitatori – ciascuno con le proprie esigenze – sono stati coinvolti in maniera partecipativa attraverso la performance diretta da Mario Acampa e ispirata al mito del ribelle Prometeo. OGR ha inoltre inaugurato una nuova stagione di attività creative, artistiche ed educative dedicate ad adulti e bambini: visite guidate a misura di famiglia, laboratori, meditazione in mostra, workshop e incontri gratuiti sviluppati in collaborazione con diverse realtà del territorio.
Il ricco calendario di appuntamenti ha visto la partecipazione di ospiti come Franco Bifo Berardi, esponente dei movimenti studenteschi del ’68 che si è confrontato con il pubblico per capire perché le premesse della lotta sessantottina abbiano subito una battuta d’arresto.
Vogliamo tutto: artisti
L’artista LaToya Ruby Frazier protagonista di una conversazione con il curatore Samuele Piazza (su ogrtorino.it una video intervista all’artista); Tyler Coburn artista e scrittore che ha presentato al pubblico la sua opera e le sue ricerche. Ancora, i Choreographic Services di Adam Linder performance – riflessione sui lavoratori e i loro movimenti fisici, che hanno animato la mostra e di cui sabato 15 e domenica 16 gennaio 2022 dalle ore 14 alle 20 si terranno le ultime repliche negli spazi del Duomo.
Accompagna la mostra anche il catalogo Vogliamo tutto. Cultural Practices and Labor prodotto da OGR Torino ed edito da Lenz Press.
Vogliamo tutto prende il titolo da un romanzo dell’artista e scrittore Nanni Balestrini pubblicato nel 1971, e indaga la condizione contemporanea, senza proporre soluzioni definitive ma invitando i visitatori a un ripensamento della propria posizione nello scenario lavorativo contemporaneo.
Vogliamo tutto: le opere
Le opere esposte si concentrano da una parte sulla transizione dalla società industriale a quella post-industriale e sulla necessità di re-immaginare un futuro dall’altra sul lavoro digitale e su come il suo avvento abbia cambiato o lasciato invariate alcune questioni. Come in un invito alla consapevolezza, alla ricerca di nuove possibilità e di alternative al sistema attuale, il percorso espositivo si chiude con opere che richiamano rivendicazioni del passato.
A cinquant’anni dalla pubblicazione di Vogliamo Tutto, si può dire che molte delle questioni sollevate nel libro siano cambiate senza una vera soluzione, rendendo solo più complesso identificare cause e modi di affrontare una nuova precarietà in un contesto globale.
Artisti in mostra: Andrea Bowers, Pablo Bronstein, Claire Fontaine, Tyler Coburn, Jeremy Deller, Kevin Jerome Everson, LaToya Ruby Frazier, Elisa Giardina Papa, Liz Magic Laser, Adam Linder, Sidsel Meineche Hansen, Mike Nelson, Charlotte Posenenske.