È in tutte le librerie ‘Vite fragili’, l’ultimo romanzo di Elisabetta Sabato, scrittrice e poetessa dalla scrittura scorrevole, essenziale e mai banale, che ben descrive gli aspetti angosciosi della vita, come gli scrittori di razza sanno fare.
‘Vite fragili’ è un romanzo ben costruito ispirato a realtà crude, più frequenti di quanto si possa immaginare.
Vite segnate dalle conseguenze negative, spesso inevitabili a causa di tessuti sociali sgretolati e della mancanza di valori fondamentali, quali l’amore, la solidarietà, la comprensione, l’onestà, tanto per citane alcuni, che rappresentano la base della vita di ciascun essere umano.
I giornali, le televisioni quotidianamente ci offrono squarci di vita vissuta negativi, mostrandoci gente che si lascia andare, allo sbando, perché non sempre è in grado di affrontare la vita.
Storie di miseria non solo economica, ma soprattutto morale, nel mondo odierno che non offre più sicurezza, e dove la famiglia se non è latitante, nella maggior parte dei casi non è più il luogo di accoglienza saggio ed affettuoso dei figli.
Non si ha tempo per coloro che sono stati messi al mondo e si delega ad altri la loro educazione, altri che non sempre sono persone, altri che possono essere smartphone, internet e così via, che, come si sta verificando in questi giorni, offrono talvolta, volutamente, verità distorte.
Tante anche le donne che si alternano in un mosaico di umanità in chiaroscuro ben delineato, una capacità dell’autrice che con la sua intelligenza riesce a ben caratterizzare ogni singolo personaggio.