Si chiama VITA, Vitality, Innovation, Technology, Ability e come logo si è ispirata al Terzo Paradiso dell’artista Michelangelo Pistoletto. Stiamo parlando della missione Expedition 52/53, destinazione la Stazione Spaziale Internazionale. E’ la terza di lunga durate delle sei che la NASA ha messo a disposizione dell’Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito dell’accordo per la consegna dei moduli logistici, Leonardo, Donatello e Raffaello.
Protagonista della missione l’astronauta dell’ESA, Paolo Nespoli, alla sua terza missione sulla ISS, la seconda di lunga durata. Paolo Nespoli, classe 1957, partirà dalla base russa di Baikonur in Kazakhistan a bordo della Soyuz. Attualmente il lancio è previsto per la fine di maggio del 2017.
Nella missione VITA sono compresi ben tredici esperimenti selezionati da ASI, la gran parte biomedici, il resto tecnologici.
“La missione VITA metterà al centro del lavoro di Paolo una serie di importanti esperimenti biomedici – dichiara il presidente dell’ASI, Roberto Battiston – che riguardano gli effetti sull’uomo di lunghe permanenze nello spazio, e in particolare di come proteggere gli astronauti dalle radiazioni cosmiche. Si tratta di un aspetto fondamentale in vista dei viaggi del futuro e in particolare dell’esplorazione umana di Marte, che è il prossimo obiettivo a cui tutti puntano con decisione”.
“Aggiungo – continua Battiston – che l’Agenzia Spaziale Italiana è particolarmente orgogliosa dell’entusiasmo e della grande professionalità con cui Paolo si prepara alla sua terza missione. Tutte le declinazioni della missione VITA e i simboli che ritroviamo nel logo sono la descrizione delle qualità, degli obiettivi, della visione e della passione delle donne e degli uomini che partecipano insieme a Paolo a questo nuovo capitolo delle missioni di volo umano che nascono dalla speciale partnership tra ASI e NASA, con il contributo dell’ESA”.
Tornando al logo in lingua italiana, la parola “vita” evoca significati profondi e importanti, sia da un punto di vista scientifico che filosofico. È una di quelle parole italiane molto conosciuta anche all’estero.
Il design della patch, sviluppato dall’ESA su richiesta dell’Agenzia Spaziale Italiana e realizzato insieme allo stesso astronauta Paolo Nespoli e all’ASI, è rappresentativo dei messaggi principali della missione. La forma ci ricorda il pianeta Terra per la sua geometria rotonda e per la sua trama azzurra. Essa contiene il simbolo del “Terzo Paradiso” dell’artista italiano Michelangelo Pistoletto. Tale simbolo mette in relazione visiva e concettuale i temi principali della missione: il DNA, simbolo della vita (tema veicolato anche dal nome della missione stessa) e, in senso lato, della dimensione scientifica; il libro, simbolo della cultura e dell’educazione intesa come formazione e apprendimento continuo; la Terra, simbolo dell’umanità intera.
Il Terzo Paradiso è una riformulazione del simbolo matematico dell’infinito e può essere visto come simbolo aperto a molteplici interpretazioni. I due elementi circolari opposti stanno a significare le attività scientifiche ed educative sviluppate nello spazio, mentre il cerchio centrale è il punto di incontro tra i due e rappresenta l’evoluzione della Terra e i benefici che le attività spaziali portano all’umanità.
L’ellissi centrale in combinazione con il globo evoca un simbolico occhio che sta a figurare la prospettiva dell’astronauta che osserva il nostro pianeta dalla Stazione Spaziale Internazionale. Le tre stelle rappresentano le tre missioni di lunga durata frutto dell’accordo tra la NASA e l’ASI per la fornitura dei moduli MPLM.