‘Vittima e aggressore tra segregazione e libertà. Assistere la vittima e recuperare l’aggressore’ è il convegno, aperto al pubblico, organizzato dall’Associazione Italiana Donne Medico presso il salone di rappresentanza della prefettura di Parma.
L’incontro è stato l’occasione per i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di confrontarsi e di fare il punto della situazione a due anni dall’uscita della legge del 15 ottobre 2013.
I lavori sono stati aperti dal sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, con un intervento intitolato ‘Quale giustizia nella violenza di genere?’. Sono poi intervenute Lucia Russo, sostituto procuratore della Repubblica che da anni opera per il contrasto alla violenza sulle donne e sui bambini, che ha esposto quali siano le concrete difficoltà di applicazione della legge sulla violenza, e Maria Mazzali, psichiatra e psicanalista, che ha illustrato i meccanismi psicologici che sottendono alla relazione violenta.
L’intervento di Antonella Vezzani, presidente del CUG dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, ha mostrato qual è la dimensione del problema nel nostro Paese, l’impatto sulla salute delle donne e come i servizi sanitari possono aiutare le vittime.
Si è svolta poi una tavola rotonda che ha visto coinvolte le istituzioni e le associazioni, nella quale sono state illustrate le iniziative messe in atto sul territorio parmense e le procedure adottate, in sinergia, dai soggetti sottoscrittori del ‘Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti delle donne’ redatto sotto l’egida della prefettura e rinnovato il 30 giugno 2014.
La validità e l’efficacia di questo documento è stata verificata nel giugno di quest’anno, evidenziando la necessità di fare rete e di procedere nella sua attuazione con azioni sinergiche.