«Il covid19 è riuscito a destabilizzare le nostre vite, ma la speranza, la forza di volontà la voglia di ricominciare in ognuno di noi gli ha tenuto testa. Se c’è una cosa che proprio non è riuscito a fermare è la musica, che ha oltrepassato ogni confine, regalando un attimo di serenità, spensieratezza». Dopo il rilascio dell’inedito “Fino all’urdeme juorno” e della cover “Mamma”, tornano i Vio.la, formazione campana in bilico fra pop-folk e world music. E lo fanno, naturalmente, ancora in “veste da quarantena”, con un brano registrato a distanza, la cover di “E la musica va”, di Eduardo De Crescenzo.
Vio.la “E la musica va”
«Un bel po’ di mesi fa, tra i nostri discorsi c’era quello di tornare a vederci presto, provare i nostri brani e le cover per poter finalmente divertirci e farci conoscere durante i live. Tutto questo abbiamo potuto farlo più volte, in piccola parte, solo grazie alla tecnologia, che ci ha fatto sentire in qualche modo uniti, regalandoci ogni volta belle emozioni». “E la musica va” esce come videoclip, dopo essere stata inclusa all’interno di una mostra virtuale organizzata dal Museo CAM di Casoria (NA).
«Questa volta abbiamo scelto una piccola parte di un brano che è stato già inserito il 14 aprile sul profilo del Museo CAM di Casoria in occasione di una mostra virtuale dove tutti gli artisti partecipanti hanno prodotto un’opera o un brano durante la quarantena; se tutto “andrà bene”, a fine settembre sarà inserita anche all’interno di una mostra dal titolo “CAM PANDEMIC ART”, nelle sale del museo CAM».
“E la musica va” è un’accorata dedica a tutti i musicisti che, dato il delicato momento, si trovano ad affrontare difficoltà sia realizzative che economiche.
«La dedichiamo soprattutto a quei musicisti che vivono di sola musica e che, in questo momento, stanno affrontando serie difficoltà. Il brano è di un grande artista napoletano, Eduardo De Crescenzo, e racchiude quella che è la nostra filosofia, fatta del calore del ritmo mediterraneo e rappresentata dalla frase chiave “E la musica va”, oltre ogni immaginazione, oltre ogni ostacolo, senza mai fermarsi…».