Allegria, sano divertimento e un pizzico di follia saranno il fil rouge della festa di Carnevale di Vinile #InDrink, l’aperitivo più alternativo nel cuore della city di Salerno. Ancora una volta il “cantiere in fieri” dell’open space di via Velia si apre a nuovi orizzonti sensoriali con un evento multiforme e stratificato, aperto alle nuove avanguardie e agli stimoli provenienti dai giovani talenti del territorio. Sarà infatti un happening quello di domenica 26 febbraio, tra trucchi e maschere che faranno da scenografia al genio musicale e alla verve di Martino Aquaro “The Doctor” che incrocia l’urgenza creativa dell’emergente chef patissier Marco Aliberti, che regalerà al Vinile intensi istanti di dolcezza.
Un feeling unico con la pista quello di Martino Aquaro, che riesce a catturare le emozioni per trasformarle in una narrazione sonora in perenne divenire. Nessuna scaletta predefinita per il dj molto amato dal pubblico salernitano: protagonista solo la musica, che scorre fluida nel tentativo di creare una comunicazione ad un livello più profondo con le persone. Un hobby che nasce dalla passione viscerale, che Martino condivide con la vocazione per la professione medica. “Mi lascio guidare dalle mie sensazioni – racconta – La musica è qualcosa che ho dentro, che mi rende felice e accompagna tutte le emozioni della mia vita. Ogni mio ricordo è associato ad un brano. È un piacere suonare al Vinile, ogni volta è una serata bellissima perché è come tornare in famiglia, immergendosi in un’atmosfera di festa insieme a tanti amici”.
Una selezione ispirata alla happy music, all’insegna della contaminazione di generi, dal latin alla dance contemporanea alla deep house. Si potrà cantare sulle note di Jovanotti e dei revival anni ’70 di Gloria Gaynor. Ruolo centrale per la old school e la disco anni ’90, da sempre fonte di ispirazione. Non potrà mai mancare, però, “I follow rivers” di Lykke Li, inserita anche in “Greatest Hits of my Life”, la compilation che racchiude la colonna sonora del Doctor per la festa dei suoi quarant’anni.
In contemporanea, nella cucina a vista, il pasticcere Marco Aliberti dedicherà al Vinile delle piccole emozioni di cioccolato puro sifonato con salsa ai frutti rossi e crema alla vaniglia, con l’acidità che si fonde alla croccantezza in un unico boccone finger food, accompagnato da cocktails a base di sciroppi handmade dai bar tender del locale.
La pasticceria è istinto per Marco. Un background assolutamente originale quello del giovane chef patissier, laureato in pittura con specialistica in scultura all’Accademia di Belle Arti, ma figlio d’arte, cresciuto nell’ambiente dolciario attraverso l’attività di famiglia ultra 30ennale. Totalmente immerso nel panorama artistico, tra collaborazioni con importanti esponenti dell’arte concettuale e la progettazione scenografica, e, in contemporanea, la passione per il cioccolato, i corsi presso la Perugina e con i grandi maestri dell’ètoile della pasticceria italiana e francese.
“C’è tanto cioccolato nella mia vita – confida – È un mondo di alchimie, una struttura dall’elasticità pazzesca, che sia frullato, fuso o sottoposto a sbalzi termici. Ricerco la semplicità, sia nelle costruzione che nelle materie prime di stagione. Nella composizione lavoro sulle geometrie di base, non ho mai abbondano forme come il cerchio e il quadrato. Mi piace creare stratificazioni con le giuste consistenze, tra parti morbide e croccanti. Il dolce racchiude tutto, deve rendere felici e far stare bene. È un’emozione che vivo e cerco di trasmettere ai miei clienti”.