A Gaza, in un ex centro di formazione, Maissaa ha dato vita a una produzione di pannolini a basso costo per le madri sfollate e della sua comunità. La guerra a Gaza ha creato una crisi umanitaria in cui i beni di prima necessità sono difficili da trovare o sono disponibili solo a prezzi enormemente gonfiati. I pannolini scarseggiano e le madri, molte delle quali sono state sfollate più volte, si trovano a dover prendere decisioni difficili mentre si occupano dei loro bambini.
Prima dell’inizio del conflitto di Gaza, Maissaa lavorava in un centro di formazione che offriva corsi gratuiti di cucito e di make-up artist a donne e ragazze, in modo che potessero apprendere nuove abilità e generare un reddito, laddove esistevano poche opportunità economiche. Sebbene il centro sia stato costretto a interrompere il suo lavoro all’inizio della guerra, Maissaa si è poi accorta che i pannolini per bambini scarseggiavano e ha visto l’opportunità di sostenere altre donne con bambini piccoli.
Insieme agli ex studenti, Maissaa ha iniziato a reperire materiale utilizzabile e ha creato una piccola fabbrica per produrre e vendere pannolini di qualità per le famiglie bisognose a un prezzo accessibile. Per far fronte all’elevata domanda, la fabbrica ha ora ampliato il suo team, dando lavoro a persone sfollate durante la guerra. Maissaa racconta che i pannolini singoli vengono venduti sul mercato a circa 5 shekel al pezzo. La produzione dei pannolini costa 7 shekel ma vengono venduti a un quinto del prezzo di mercato, appena 1 shekel, che serve a pagare i loro lavoratori.
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