Il viagra potrebbe rivelarsi presto l’alleato ideale nella lotta contro la malaria. A rivelarlo sarebbero i risultati di un recente studio francese pubblicato sulla rivista PLoS Pathogens, secondo il quale alcune molecole contenute nel viagra sarebbero, infatti, in grado di bloccare il ciclo di sviluppo del parassita responsabile della malaria, il Plasmodium falciparum. Questo ciclo avviene in parte nel corpo umano e in parte nella zanzara Anopheles che trasmette la malaria. Attualmente esistono i farmaci per trattare i sintomi della malattia ma per eradicarla completamente bisogna agire bloccando la trasmissione del parassita tra il momento dell’incubazione nel corpo umano, che dura circa dieci giorni, e il morso della zanzara che, succhiandone il sangue, lo diffonde poi nella popolazione.
Per insediarsi nell’organismo il parassita cresce e si moltiplica infettando i globuli rossi, creando una specie di duo globulo parassita che circola nel sangue. Il rilascio nella circolazione sanguigna è accompagnato in questa fase da un aumento della deformabilità dei parassiti che permette loro di passare attraverso la milza.
“La milza ha, infatti, la funzione di filtrare il sangue, mantenendo i vecchi o anormali globuli rossi, più rigidi, per purificare il sangue” dice Catherine Lavazec, uno degli autori dello studio.
Il team di ricercatori francesi dell’Institut Cochin, insieme a quelli di Inserm e CNRS, coinvolgendo anche scienziati della Università Paris-Descartes, dell’Istituto Pasteur e della Scuola di Medicina e di Igiene Tropicale a Londra, ha analizzato i meccanismi molecolari che portano la coppia parassita delle cellule del sangue ad acquisire questa deformabilità e hanno cercato un modo per rendere più rigidi i globuli rossi infettati dal parassita.
Dai test effettuati in laboratorio, dove è stato riprodotto un modello di filtrazione in vitro della milza, sono stati in grado di identificare particolari molecole, tra cui il Sildenafil citrato (viagra), in grado di annientare la deformabilità dei globuli rossi parassitati, scoprendo così la capacità delle famose pillole blu di viagra di rafforzare la rigidità dei globuli rossi, in modo da non poter più attraversare la milza evitando così la trasmissione del parassita veicolato dalla zanzara anofele.
“Abbiamo osservato, quasi per caso, che una di queste sostanze è il sildenafil citrato, meglio conosciuto con il suo nome commerciale Viagra. Questo è un primo studio in vitro. Vogliamo condurre uno studio sull’uomo, ma la sperimentazione non partirà prima di un anno” afferma Catherine Lavazec.
La ricercatrice sottolinea, inoltre, che se la molecola del viagra è stata utilizzata in questa fase esplorativa, non è impossibile che in studi futuri saranno usate anche molecole simili, per evitare, ad esempio, i normali effetti del viagra sull’organismo.
Questa scoperta apre una nuova strada alla ricerca per fermare la trasmissione del parassita della malaria con farmaci, in aggiunta al trattamento di sintomi. Si tratta di un nuovo approccio per “modificare il principio attivo del viagra potrebbe, infatti, portare ad un trattamento contro la trasmissione del parassita dall’uomo alla zanzara”spiega il CNRS.
La malaria è la malattia infettiva più diffusa al mondo, con oltre 200 milioni di casi ogni anno, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nel 2013, la malaria è stata la causa di almeno 584mila morti, la maggior parte dei quali bambini sotto i 5 anni, in particolare in Africa.