Come realizzare un viaggio a velocità luminali? Con il motore a propulsione a curvatura (Warp) che sfrutterebbe un paradosso della fisica e potrebbe permetterci di viaggiare più veloci della luce.
A sostenerlo è lo scienziato Harold White, specialista nei sistemi di propulsione. Il fisico è pronto ad affermare che sarebbe possibile costruire veicoli spaziali capaci di raggiungere velocità superiori a quelle della luce.
Attraverso la collaborazione di un illustratore sono state disegnate delle forme per i veicoli che favorirebbero la navigazione, immagini di pura fantasia, che sembrano, tuttavia, avvicinare la fantascienza alla scienza.
Per rispondere ai molti interrogativi, fra i quali il contrasto con la teoria della relatività di Einstein, il fisico richiama l’attenzione sull’opera di Miguel Alcubierre The Warp Drive: Hyper-Fast Travel Within General Relativity (Il motore a curvatura: viaggi iper veloci all’interno della relatività generale) pubblicata nel 1994.
Lo scritto ci informa che nessun corpo può viaggiare a velocità luminali, tuttavia, lo spazio si può contrarre ed espandere a qualsiasi velocità, per cui un’astronave dotata di un motore a curvatura potrebbe “curvare” lo spazio accorciando le distanze, muovendosi in ogni caso a velocità inferiori a quelle della luce.
Rispettando, dunque, i principi einsteniani in una quindicina di giorni si potrebbe raggiungere anche l’Alpha Centauri (4,3 anni luce dal pianeta terra).
Sin qui tutto fantascientificamente meraviglioso, ma in termini pratici?
A conti fatti, per mettere in pratica quanto detto occorrerebbero livelli di energia pari alla massa di Giove considerando che, secondo la teoria della relatività ristretta, massa ed energia si equivalgono in base alla formula E=mc^2.
Una questione di equazioni dunque? Forse si. White ha elaborato, con uno studio durato due anni, alcune variazioni nella geometria del modello di Alcubierre che potrebbero ridurre di centinaia di ordini di grandezza l’energia necessaria a mettere in atto il progetto. Secondo le sue ipotesi, una massa di 750 kg potrebbe essere sufficiente, aumentando lo spessore dell’anello di energia di vuoto negativa e facendo oscillare la bolla di curvatura si può, secondo, lo scienziato, ridurre notevolmente l’energia e rendere plausibile l’idea.
Le equazioni sulla carta sembrano onorare l’ipotesi di White, tuttavia, dalla carta alla pratica è tutto un altro discorso. Lo scienziato ed i suoi collaboratori sono già a lavoro, cercano di intercettare infinitesimali perturbazioni dello spazio e del tempo provocate da un motore di Alcubierre modificato.
Il modello è ancora sul piano teorico, ma ciò non toglie che prima o poi si potrà giungere dove nessun uomo è mai stato in precedenza a bordo della nuova e più reale Enterprise. Perché no? Anche il viaggio sulla luna sembrava inarrivabile eppure la bandierina è stata piantata.