I viaggi del Papa proseguono senza sosta. Nonostante le condizioni fisiche non ottimali, Francesco ha deciso di proseguire la sua opera pastorale compiendo un viaggio che si prospetta come storico. La meta di questo nuovo viaggio di 5 giorni è nuovamente un paese asiatico: la Mongolia. Come sottolineato da una nota vaticana, l’attenzione del Pontefice per l’Asia è molto vivo e a testimoniarlo ci sono i viaggi finora compiuti in Corea, Sri Lanka, Filippine, Myanmar, Bangladesh, Thailandia, Giappone e Kazakhstan.
Viaggi del Papa: un’agenda fitta di appuntamenti
Papa Francesco è arrivato in Mongolia ieri, primo settembre; è atterrato allo scalo internazionale di Ullan Bator e dopo una breve cerimonia di accoglienza si è diretto alla volta della capitale Ulaanbaatar. E’ nella capitale che si concentrerà la missione pontificia dal titolo “Sperare insieme” che si propone di conoscere il grande Paese attraverso i sensi e che si preannuncia ricca di appuntamenti. Uno di questi prevede, per esempio, l’incontro con la piccola comunità cattolica molto vivace che conta circa 1.500 fedeli. Per domenica 3, invece, è prevista la sua partecipazione all’evento ecumenico e interreligioso nell’Hun Theatre che vedrà insieme tutti i gruppi religiosi, osservatori del governo ed esponenti del mondo universitario.
La tradizione dei telegrammi
Anche per questo viaggio in Mongolia, Papa Francesco ha mantenuto viva la tradizione di inviare telegrammi di saluto ai capi di Stato dei Paesi sorvolati durante il tragitto. La rotta ha previsto il sorvolo di Italia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia/Montenegro, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azerbaijan, Kazakistan, Cina. Per ciascun capo di Stato di questi Paesi Papa Francesco ha avuto parole di pace e fratellanza. Al presidente croato Zoran Milanović, per esempio, Papa Francesco ha ricordato la recente visita in Vaticano del 2021. Parole di pace e unità sono state espresse ai presidenti di Bosnia, Serbia, Croazia e Montenegro. Benedizioni divine e armonia fraterna sono state invocate nei telegrammi indirizzati ai capi di Stato di Turchia, Georgia e Azerbaijan. L’ultimo Paese a essere sorvolato prima di arrivare in Mongolia è stato la Cina. Nel suo telegramma a Xi Jinping, Papa Francesco ha invocato una benedizione di unità e pace sul Paese.
Il 43esimo viaggio di Papa Francesco
Questo in Mongolia è il 43esimo viaggio di Papa Francesco. Il Paese di Gengis Khan è, invece, il 61esimo visitato da Papa Francesco e il primo a essere visitato da un pontefice. La distanza tra Roma e Ulan Bator è di 8.280 chilometri percorsi in 9 ore e mezza all’andata e in 11 ore e 20 minuti al ritorno. Tra i due Stati ci sono 6 ore di fuso orario. Il Papa, partito il 31 agosto per fare ritorno il 4 settembre, è accompagnato dal suo seguito e da una flotta di circa 70 professionisti tra giornalisti e tecnici.
In copertina foto di Peter & Xiao Harris da Pixabay