E’ circondata da un ampio alone di gas ad altissime temperature, visibile solo ai telescopi a raggi X e inmovimento: si tratta della Via Lattea, al centro di nuovo studio che ha approfondito le caratteristiche della sua ‘aura’ gassosa.
“The rotation of the hot gas around the Milky Way” è il titolo della ricerca condotta da un team dell’Università del Michigane recentemente pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal. L’indagine, supportata dalla NASA, si è basata sui dati d’archivio del telescopio spaziale XMM-Newton dell’ESA e per la prima volta ha evidenziato il movimento rotatoriodell’alone di gas.
L’alone, di gran lunga più ampio del disco galattico e composto da plasma ionizzato, si sposta nella stessa direzione della Via Lattea e presenta una velocità simile a quella del disco galattico. La scoperta contribuisce ad approfondire sia i processi che hanno portato singoli atomi a costituire stelle, pianeti e galassie, sia l’evoluzione di queste ultime.
Nell’analisi dei dati gli astronomi hanno tenuto presente che il moto provoca uno spostamento nella lunghezza d’onda della luce ed è proprio misurando questi spostamenti con le linee dell’ossigeno caldo che è emersa la rotazione dell’alone.
Il fenomeno è ritenuto un indizio basilare per indagare la storia della nostra galassia, in quanto, per gli studiosi, quest’aura rovente è la fonte originale di una buona parte della materia del disco.
Infatti, uno degli interrogativi che per lungo tempo ha attanagliato la comunità scientifica riguarda il fatto che quasi tutte le galassie – Via Lattea compresa – appaiono prive dimateria dove ci si sarebbe aspettati di trovarla.
Gli astronomi ritengono che circa l’80% della materia dell’Universo è costituito da materia oscura, che può essere individuata solo dagli effetti gravitazionali che provoca. Resta però un 20% di materia ‘normale’ mancante all’appello dai dischi galattici e che, secondo il team dell’Università del Michigan, può essere in parte trovato nell’alone. Quindi, lo studio della direzione e della velocità dell’aura vorticosa della Via Lattea può essere di grande aiuto per comprendere come la materia mancante sia in primo luogo finita nell’alone e in che misura possa poi trovare posto nella galassia.