“Via dell’accoglienza“, questo il nome dell’indirizzo virtuale che sarà la residenza per i senza dimora di Catania.
L’iniziativa, insieme a un protocollo d’intesa per l’assistenza legale gratuita a chi si trova in condizioni di povertà estrema, è stata presentata nel Palazzo degli elefanti dal sindaco di Catania Enzo Bianco. “In tutt’Italia – ha detto Bianco – è enormemente cresciuta, in questi ultimi anni, l’area della povertà estrema, con persone che non possono permettersi un pasto caldo e non hanno un posto dove dormire. Con queste iniziative Catania dimostra di avere un alto livello di attenzione nei confronti di queste persone e di volerle sostenere e aiutare. Il Comune offrirà dunque una residenza anagrafica alle persone senza fissa dimora, le quali, per il fatto di non avere una residenza, rischiano di perdere anche i più elementari diritti, come quello di percepire una pensione, se ce l’hanno, o quello di avere un minimo di assistenza sanitaria. Abbiamo poi firmato un protocollo d’intesa con l’associazione Avvocato di strada onlus. Si tratta di legali che si mettono a disposizione gratuitamente di coloro i quali non hanno nulla e che hanno problemi legali con lo Stato, con enti pubblici o con la Giustizia. Il Comune anche in questo caso collaborerà per essere vicino alle persone che soffrono“.
Lo sportello di Avvocato di strada accompagnerà nell’Ufficio Servizi demografici del Comune di Catania chi intende chiedere la residenza in “Via dell’Accoglienza”, che rappresenterà dunque anche uno strumento di accesso ai diritti e ai servizi fondamentali oltre che un punto di partenza per riacquistare dignità umana attraverso il riconoscimento dello status di cittadino. Il Comune metterà a disposizione degli avvocati volontari i locali delle Municipalità per prestare ai senza dimora assistenza legale giudiziale e stragiudiziale a titolo gratuito.
“Lavoriamo a questi progetti – ha spiegato Elisabetta Vanin, dopo aver ringraziato il Sindaco per la sensibilità nei confronti del problema – ormai da tempo. Abbiamo cercato di portare avanti una politica partecipata nata dal basso con le diverse associazioni che lavorano sul territorio per alleviare le sofferenze dei nuovi poveri. Sono realtà diverse, politicamente e ideologicamente, ma che concorrono tutte nell’aiutare in maniera concreta chi oggi si trova in una condizione di svantaggio e di esclusione. La Sicilia è la terza regione italiana per numero di persone senza dimora“.
All’incontro erano presenti anche i rappresentanti di numerosi gruppi di volontariato: Libera, Caritas, Centro Astalli, Locanda del Samaritano, Mani Tese, Centro studi Acli e diverse altre associazioni del presidio leggero di Catania