In considerazione del numero eccezionale di vittime fra i migranti e rifugiati nel mare Mediterraneo negli ultimi tre mesi, l’UNICEF lancia un appello urgente ai leader degli Stati membri dell’Unione Europea che si incontrano oggi a Malta per il Vertice informale europeo sull’immigrazione.
Con l’Europa tuttora nella morsa dell’inverno, questa e altre rotte – come quella che parte dall’Egitto – potrebbero rivelarsi ancora più letali nelle prossime settimane.
«Il numero sempre più alto di bambini morti o dispersi in mare evidenzia il grande pericolo rappresentato dal viaggio dal Nord Africa all’Italia, e la pressante necessità per i Governi di entrambe le sponde del Mediterraneo di fare di più per salvarli» dichiara Justin Forsyth, vice-direttore dell’UNICEF. «Le decisioni che verranno prese al vertice di oggi potrebbero letteralmente fare la differenza fra la vita e la morte per migliaia di bambini che transitano o che sono bloccati in Libia. Hanno bisogno di un’azione immediata, adesso.»
L’UNICEF invita l’Unione Europea e i suoi Stati membri a impegnarsi nelle seguenti azioni per proteggere i bambini costretti a migrare:
- Prevenire lo sfruttamento e la tratta di minori
- Rispettare pienamente il principio di non respingimento (non refoulement), poiché rimandare bambini e adolescenti verso il pericolo da cui fuggono, o far ritornare le imbarcazioni in Libia senza un piano adeguato per proteggerli, aggiungerebbe solo altre difficoltà a quelle che già essi affrontano
- Impegnare risorse per rafforzare i programmi di protezione dell’infanzia in Libia
- investire in centri di accoglienza in Libia. Tali strutture dovrebbero garantire accesso all’istruzione e servizi sanitari, e non dovrebbero mai essere utilizzate per detenere bambini sulla base del loro status di migranti
- Investire in programmi di reinsediamento e di ricongiungimento familiare, in modo che i rifugiati e i migranti disperati non debbano rivolgersi ai trafficanti e rischiare così la propria vita