Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti al Meeting internazionale su “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici – Verso Parigi 2015” promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile ha lanciato il suo grido d’allarme per il clima, definito “un bene comune, oggi gravemente minacciato”. Tra la delegazione che ha incontrato il Santo Padre anche il Delegato ANCI Energia & Rifiuti Filippo Bernocchi, che commenta:
“Non posso che sottoscrivere le parole di Papa Francesco che ancora una volta ha chiamato l’umanità a un cambio di rotta. Quella per la salvaguardia dell’ambiente è una sfida economica, politica, sociale, scientifica, etica e, soprattutto, culturale che non sempre le istituzioni internazionali hanno saputo fronteggiare.
L’operato dell’uomo ha posto in serio pericolo le risorse primarie disponibili, ora più che mai deve essere l’uomo stesso ad assumersi la responsabilità di promuovere un’inversione di tendenza decisiva. Non basta parlare di preservazione per un clima ormai compromesso, è il momento di parlare di miglioramento dello stato di salute del Pianeta. Abbiamo ancora il tempo per intervenire, e ci sono anche gli strumenti.
La «conversione ecologica», come l’aveva definita Papa Francesco nella Enciclica papale Laudato sì, parte dall’educazione scolastica, da un’informazione efficace, da amministrazioni efficienti e consapevoli, soprattutto a livello regionale quando si parla di abitudine al risparmio energetico, riduzione degli scarti e gestione dei rifiuti. Obblighi e imposizioni internazionali da sole non servono a diffondere la cultura ecosostenibile – conclude il Delegato ANCI – il cambiamento deve partire dalle organizzazioni locali e dalla condivisione capillare delle buone pratiche già messe in campo in molti ambiti territoriali”.