Nell’ambito del contributo alla definizione del prossimo Programma Quadro (FP9), il Cnr interviene ora sulla definizione di priorità scientifiche di largo respiro – o ‘mission’, come come definite dalla CE -, dopo il documento sulla valutazione intermedia di Horizon 2020 presentata nel primo semestre del 2017 e quello sulla possibile architettura del programma, presentato nel secondo semestre.
La valutazione intermedia di Horizon 2020 ha evidenziato che l’impatto dei finanziamenti alla R&I dovrebbe essere maggiormente visibile ai cittadini europei, il potenziale dell’interdisciplinarità più efficacemente sfruttato e i risultati della Ricerca maggiormente e più velocemente trasferiti dalla società civile. Allo stesso tempo il High Level Group, coordinato da Pascal Lamy, nel proprio report LAB-FAB-APP (documento che la CE sta utilizzando per confermare l’ impostazione da lei stessa proposta per FP9), raccomanda di massimizzare l’impatto della ricerca e dell’innovazione adottando un approccio ‘mission-oriented’, in grado di meglio rispondere alle grandi sfide alle quali la UE è posta di fronte.
In questo scenario il commissario Moedas ha nominato Mariana Mazzucato (University College London) quale Special Advisor per la realizzazione di questa impostazione del prossimo programma quadro, al fine soprattutto di declinare le grandi sfide sociali in obbiettivi ben definiti in termini di risultati e tempi. Diversi stakeholders, appartenenti a divesi settori, potranno così più efficacemente affrontare congiuntamente problemi di elevata complessità. Il documento è frutto di una concertazione tra i vertici dell’ente e i dipartimenti, che hanno fornito alcune proposte, rimodulate qui a Bruxelles per meglio adattarle al concetto di mission.
Il Cnr è tra i primi stakeholder pubblici a presentare un documento completo in tale direzione.