Ventiquattresima giornata di Serie A 2022-2023. Oggi finalmente si verifica quello che da qualche settimana stiamo dicendo: il campionato è arrivato ad un punto di svolta cruciale con la sconfitta dell’Inter oggi a Bologna per 1 a 0 e con la vittoria di ieri per 2 a 0 del Napoli con l’Empoli. Con molta probabilità questo campionato dovrebbe essere ormai acquisito dai partenopei anche se certamente non sarà facile mantenere questa media punti per le prossime giornate di campionato.
Ventiquattresima giornata di Serie A 2022-2023: continua il viaggio azzurro
La ventiquattresima giornata ha sicuramente messo un verdetto: il Napoli è al 90% campione d’Italia. Gli altri risultati della giornata divisi tra oggi, quelli di domani e anche quelli di martedì non andranno a modificare più di tanto la vetta della classifica perché comunque resteranno sempre 18 i punti di distacco dalla seconda.
Stiamo assistendo a un qualcosa di anomalo, un qualcosa che fino ad oggi non era mai non si era mai visto. La capolista con quasi mezzo girone di ritorno da giocare ha annichilito tutte le sue inseguitrici mentre ad oggi una valida concorrente che possa in qualche modo impensierirla non c’è. Non è un’analisi ingenerosa quella che stiamo facendo né tantomeno una forzatura verso le prossime giornate di campionato (che, facendo i debiti scongiuri, potranno soltanto confermare che il Napoli questo campionato 2020/2023).
Storia degli ultimi 11 campionati
Il Napoli sta vincendo sul campo in maniera onesta, generosa ma soprattutto giocando al calcio. Potrebbe sembrare un’ovvietà ma visto gli ultimi campionati non è così. Nove campionati juventini, un milanista e uno interista hanno semplicemente sancito una cosa: la squadra che ha vinto il campionato non è la squadra che praticava il miglior gioco.
Nel 2018, la squadra che praticava il miglior gioco (a detta di tutti gli operatori del settore calcio) era la squadra del comandante Sarri che diede l’assalto al palazzo senza successo visto che non bastarono i 91 punti per vincere quel campionato. Ricordiamo tutti un indimenticabile derby d’Italia tra Inter e Juve che (di fatto) sancì la vittoria del tricolore per i bianconeri nonostante questi avessero perso in casa lo scontro diretto con i Partenopei grazie al gol all’89esimo di testa di Koulibaly. Quello fu un anno dove un sacco di partite finirono con punteggi minimi (spesso di 1 a 0) e proprio da lì ebbe origini il famoso e mai da tutti digerito “corto muso” di Allegri, è la storia del campionato che parla.
Anche negli anni successivi, la storia si è ripetuta e spesso abbiamo assistito a un non gioco o a un gioco speculativo che permetteva alla squadra di testa di vincere per ottenere il massimo risultato col minimo dello sforzo.
Come il Napoli ha cambiato la sorte
Quest’anno, invece, il Napoli di Spalletti ha dimostrato a tutta l’Italia e all’Europa di mettere al centro del rettangolo di gioco il pallone con i suoi schemi. Mai come quest’anno si è visto un gioco corale impostato da un centrocampista come Lobotka e rifinito dai vari Anguissa e Zieliński ma soprattutto finalizzato da Oshimen e Kvara. Ad oggi nessuna squadra ha una difesa migliore del Napoli grazie ad un team di difensori di altissima qualità con Di Lorenzo, Mario Rui, Rrahmani e Kim che coadiuvati da Meret in porta li rende tra i migliori del campionato e d’Europa.
Il futuro
Ci siamo un po’ dilungati ma era doveroso per una squadra che ha letteralmente ucciso il campionato. I napoletani, fatti i debiti scongiuri, inizieranno nel prossimo mese di marzo già a preparare i festeggiamenti per il terzo scudetto che è verosimilmente potrebbe già essere assegnato matematicamente sei giornate prima della della fine.
C’è un’altra cosa importante da mettere nel conto di questa annata: il Napoli potrebbe arrivare anche ai quarti di Champions ed è cosa mai avvenuta. Se veramente dovesse mantenere questa media allora, cari amici e tifosi partenopei, si potrà incominciare a pensare anche seriamente ad organizzare un viaggio per Istanbul in vista della finale di Champions League.
Il presente
Ma non vogliamo troppo in là, come dice Spallettone, usiamo gli occhiali da fabbro e rimaniamo con i piedi fissi a terra. Trenta anni fa avevamo lui che era la nostra garanzia vincente mentre oggi è tutta la squadra questa garanzia. Quest’anno invece non c’è stata trippa per gatti andando a scacciare i fantasmi di un anno fa. Pur essendo sabato, il Napoli ha dimostrato a tutti che nulla lo distrae dall’obiettivo finale.
Pagelle azzurre
Eccoci arrivati al momento delle pagelle dove daremo un bel 7 e mezzo a tutti. La difesa in generale merita un bel 9 assieme a Spallettone. Ora si aspetta la Lazio che arriverà al Maradona venerdì sera. Ci sarà il coro “Napoli torna a Campione” allo Stadio Maradona?
Le lotte “intermedie”
Tra i risultati odierni importante sicuramente il 3 a 0 della Salernitana che dà Finalmente un po’ di respiro ai cugini granata e gli tira un po’ fuori dalle sabbie mobili della Bassa classifica. Restano ovviamente invischiate Verona Sampdoria e Cremonese. La lotta Champions è sempre ristretta alle milanesi e alle romane Vedremo chi la spunterà. Per il momento su le bandiere azzurre e tutti a cantare Oi vita oi vita mia.
Ad Maiora