Venezia città a pagamento per i turisti. Dopo la tassa di soggiorno, approda nella Serenissima il ticket riservato ai turisti mordi e fuggi. Con 24 voti a favore e 12 contrari il Consiglio comunale ha approvato il contributo per l’ingresso in città stabilito già da una Legge del 2019. Il biglietto d’ingresso debutterà la prossima primavera in concomitanza con i primi ponti che sappiamo essere tra i momenti di maggior flusso turistico per la città oltre che per il resto d’Italia.
Chi pagherà il ticket a Venezia
Attualmente nella Serenissima i turisti che alloggiano negli hotel sono tenuti, come in tanti altri Comuni, al pagamento della tassa di soggiorno. A partire dalla prossima primavera saranno tenuti a pagare il contributo tutti i visitatori della città, anche coloro che non alloggiano in albergo ma magari si trattengono in città per una sola giornata.
Saranno invece esentati dal pagamento:
- i residenti
- studenti, lavoratori e professionisti che studiano o lavorano a Venezia
- i residenti nella Regione Veneto
- turisti che alloggiano presso gli hotel della città
Come si pagherà il ticket a Venezia
Il pagamento del ticket per visitare Venezia avverrà in modalità telematica. Sul sito del Comune è in allestimento un pagina dedicata a questa operazione. Coloro che intendono visitare Venezia anche solo per un giorno devono registrarsi sulla pagina e al termine della procedura riceveranno un Qr code. Dovranno conservare il codice per mostrarlo al momento dei controlli.
Il costo del ticket dovrebbe ammontare a 5 euro mentre a chi sarà trovato sprovvisto di Qr code sarà comminata una multa di importo che andrà dai 50 euro in su.
Venezia e i turisti: un rapporto complicato
L’idea del ticket per i turisti nella città di Venezia è nata sulla base delle tasse di sbarco approvate in alcune isole minori italiane. Località dalle dimensioni limitate che vengono prese d’assalto dai turisti. Venezia non è certamente una piccola città e le 100 isolette sulle quali si adagia ospitano ogni anno un numero spropositato di turisti rendendo molto complicata la vita ai residenti. Per dare un’idea del fenomeno basti pensare che nel 2022, secondo la rivista Millionaire, i residenti a Venezia erano circa 50mila mentre i visitatori sono stati circa 23 milioni. Questa città unica al mondo è una delle mete più gettonate del turismo di massa; i suoi flussi turistici sono spesso incontrollabili. Non a caso, questo è uno dei motivi per i quali l’Unesco potrebbe in un futuro molto prossimo inserire Venezia nella lista dei siti in pericolo. Oltre al turismo incontrollato, ci sono anche i cambiamenti climatici e lo sviluppo edilizio che impattano fortemente sul patrimonio artistico.
Una delle esigenze maturate con la pandemia è stata quella di ripensare al turismo in chiave più sostenibile. Conciliare le esigenze di un segmento così importante per l’economia del nostro Paese con quelle ambientali. A questo scopo è stata ampliata l’offerta turistica con la riscoperta di nuove mete meno battute; si è riportato il focus sulla lentezza. Un nodo come Venezia come si scioglie?
In copertina foto di Neil Morrell da Pixabay