Nell’ambito di Venere Divina. Armonia sulla Terra, il programma annuale di mostre e manifestazioni di Fondazione Palazzo Te dedicato al mito di Venere, venerdì 16 aprile 2021 dalle ore 9.30 alle 17.00, un convegno internazionale di studi, curato da Claudia Cieri Via, ragiona intorno a questa divinità archetipica, mettendone a fuoco diversi aspetti.
Dalle origini classiche del mito alle sopravvivenze nella cultura dell’era moderna come nella pittura europea tra Cinque e Seicento o nella coeva letteratura mitografica e poetica, il convegno webinar streaming gratuito – previa iscrizione qui – affronta i diversi aspetti della divinità attraverso i secoli.
Introdotti da Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione Palazzo Te, e Claudia Cieri Via, curatrice del convegno e del programma espositivo di Palazzo Te, studiosi provenienti da atenei di tutta Europa – come La Sapienza Università di Roma, Università di Macerata, Scuola Normale Superiore di Pisa, University of Erlangen-Nürnberg e Université Paris I Panthéon-Sorbonne – insieme a Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese di Roma, e Stefano L’Occaso, direttore del Palazzo Ducale di Mantova, raccontano la Venere Pandemos, divinità legata alla fecondità naturale e generatrice di tutte le cose, la Venere Urania figlia di Ouranos espressione dell’amore divino, la Venere Cnidia di Prassitele, capolavoro assoluto dell’immaginario della bellezza femminile.
Venere è inoltre protagonista di favole e presta le sue sembianze anche ad altre figure del mito antico, dando luogo a travestimenti e a interpretazioni complesse, che animano la letteratura e l’arte rinascimentale e barocca.
Ma Venere, madre di Cupido nella mitologia antica, è anche soggetta alla variabilità delle occasioni declinando il suo potere in termini ora naturalistici ora erotici – come nel caso dell’arazzo tessuto a Mantova su disegno di Giulio Romano – ma anche in altri aspetti legati all’inganno, alla magia e alla stregoneria, che troveranno espressione nella letteratura e nelle immagini fino al Cinquecento e al Seicento.
Infine Venere resta la dea della bellezza secondo il Giudizio di Paride e dunque è divenuta il modello ideale della bellezza femminile, come testimoniano le stanze delle famose Veneri, dove venivano collezionati i ritratti delle donne più belle delle corti italiane ed europee che si confrontavano con la divinità, a partire dall’esplosione del fenomeno del collezionismo alla fine del Cinquecento e nel Seicento, come testimonia, fra gli altri il “camerino delle belle” nel Palazzo Ducale a Mantova.
Partecipano al convegno gli studiosi: Stefano Baia Curioni, direttore Fondazione Palazzo Te; Francesca Cappelletti, direttrice Galleria Borghese Roma; Giuseppe Capriotti, Università di Macerata; Claudia Cieri Via, Sapienza Università di Roma; Stefano L’Occaso, direttore Palazzo Ducale Mantova; Philippe Morel, Université Paris I Panthéon-Sorbonne; Roberto Nicolai, Sapienza Università di Roma; Emilio Russo, Sapienza Università di Roma; Massimiliano Simone, EPHE – Université Paris 8; Christina Strunck, University of Erlangen-Nürnberg; Andrea Torre, Scuola Normale Superiore di Pisa.
Il convegno internazionale di studi “Venere. Natura, ombra e bellezza” è organizzato da Fondazione Palazzo Te e Museo Civico di Palazzo Te, promosso dal Comune di Mantova con il patrocinio del MiC, con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana e con il supporto di Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e iGuzzini.