Il Consiglio Europeo ha adottato obiettivi vincolanti in materia di veicoli a zero e a basse emissioni negli appalti pubblici in ciascuno Stato membro. Le nuove norme aumenteranno la certezza del mercato, stimoleranno l’innovazione e promuoveranno la competitività globale dell’industria europea. I veicoli puliti svolgeranno un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e di inquinanti atmosferici, aiutando l’Unione Europea a onorare gli impegni assunti nel quadro dell’accordo di Parigi. “La posta in gioco è alta: l’aria che respiriamo, i cambiamenti climatici e la competitività della nostra industria. La promozione dei veicoli puliti negli appalti pubblici è una delle molte iniziative politiche che dovrebbero trasformarci in quello che vogliamo essere: un leader mondiale in materia di decarbonizzazione.” ha dichiarato Răzvan Cuc, ministro dei trasporti della Romania, presidente del Consiglio.
La riforma stabilisce obiettivi minimi in materia di appalti a livello nazionale per veicoli leggeri (autovetture e furgoni) e veicoli pesanti (autocarri e autobus) puliti, con un metodo semplice per il loro calcolo. Le misure prevedono due diversi periodi di riferimento, uno dei quali terminerà nel 2025 e l’altro nel 2030.
Il testo include una nuova definizione di “veicolo pulito“, che si basa per i veicoli leggeri sulle norme in materia di emissioni di CO2, con una soglia di emissioni di CO2 pari a zero a partire dal 2026, e per i veicoli pesanti sull’uso di combustibili alternativi. Inoltre, sono previsti obiettivi secondari per gli autobus a emissioni zero.
L’ambito di applicazione delle norme è ampliato per quanto concerne le pratiche di appalto contemplate. Le nuove norme si applicheranno anche a una più ampia gamma di servizi, inclusi i servizi di trasporto pubblico terrestre, i servizi speciali di trasporto passeggeri, i servizi di raccolta di rifiuti e i servizi di consegna postale e dei pacchi.
Le precedenti norme dell’Unione Europea sulla promozione dei veicoli puliti negli appalti pubblici risalgono al 2009.
La presidenza rumena e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio l’11 febbraio 2019. Il Parlamento europeo ha votato il 18 aprile 2019.
La direttiva sarà ora pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Gli Stati membri avranno quindi due anni di tempo per adottare le disposizioni nazionali. Dovranno riferire alla Commissione in merito all’attuazione delle norme con cadenza triennale, a partire dal 18 aprile 2026.