Il vegetarianismo è una scelta di salute e di etica. Quando parliamo di salute intendiamo sia quella umana, poiché diversi studi riferiscono di danni alla salute dati dal consumo di carne, sia quella degli animali. Stesso discorso per il consumo di latticini. Quanto alla scelta etica ci riferiamo a un minor impatto sull’ambiente dovuto al consumo di carne. Secondo un recente studio di Our world in data, il rapporto tra scelte alimentari etiche che riducono il consumo di carne e latticini e salute degli animali non è così scontato. Vediamo perché.
Vegetarianismo e salute degli animali
Facciamo un primo semplice esempio: sostituire un hamburger di manzo con uno di pollo. Così facendo riduciamo, è vero, l’impronta di carbonio prodotta dell’80% ma siamo costretti a uccidere molti più animali. Un pollo medio, infatti, produce circa 1,7 chilogrammi di carne mentre una mucca 360. Quindi animali più grandi emettono più gas serra ma per soddisfare il bisogno di carne bisogna uccidere molti meno esemplari. Di contro, pollo e pesce, che hanno una ridotta impronta di carbonio, devono essere uccisi in numero molto più elevato per soddisfare le stesse esigenze di nutrimento. Per avere un’idea di quanto detto basti pensare che ogni giorno vengono uccisi 200 milioni di pollo e centinaia di milioni di pesci a fronte di diversi milioni di maiali e pecore e circa 900.000 mucche.
Allevamenti al pascolo o intensivi?
In più, i polli allevati in gabbia e con ormoni che ne accelerano la crescita necessitano di meno mangimi, meno acqua e spesso porteranno a una produzione ridotta di letame, responsabile anch’esso delle emissioni di gas serra. Anche le galline allevate in gabbia richiedono meno risorse per produrre le uova e ne producono in numero maggiore diminuendo l’impronta di carbonio di circa il 16%.
Quanto ai bovini, un allevamento a terra comporta maggiori risorse per l’ambiente, consumo di erba e di acqua. Gli allevamenti nei quali invece gli animali sono nutriti con cereali riduce l’impronta carbonica tra il 20 e il 40%. Gli animali alimentati con i cereali raggiungono il loro peso più velocemente di quelli allevati all’aperto con erba o fieno.
Si capisce bene, però, gli animali da allevamento intensivo, tra bovini, suini e pollame, conducono una vita davvero miserabile.
Salute degli animali e impatto ambientale: come metterle d’accordo?
Come mettere d’accordo salute degli animali e impatto ambientale? Diventando vegani. Ridurre il consumo di carne e latticini non significa automaticamente impattare meno sull’ambiente. La vera differenza lo fa la rinuncia al loro consumo. L’autore, anch’egli di questa scuola, è consapevole che la strada da percorrere, però, è ancora lunga. Come ovviare? La scelta sarà in mano ai consumatori che di volta in volta sceglieranno cosa tollerare e cosa no. Potrebbero propendere ogni volta per una scelta diversa in modo da bilanciare le esigenze del pianeta e la salute degli animali.
In copertina foto di Mickael Guyot da Pixabay