Vaccino antinfluenzale bambini: sì o no? La domanda è semplice quanto complessa. Se da un lato, infatti, aumentano le evidenze scientifiche sull’azione dei vaccini, dall’altro cresce il fronte cosiddetto “No vax”. L’idea portata avanti dalle generazioni di una volta secondo la quale certe malattie sono come una tappa obbligata nella crescita di un bambino trova ancora riscontro. E’ davvero così? Possiamo definire l’influenza come un evento che contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario senza nessuna complicazione? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Banderali, Direttore U.O. Neonatologia e Patologia Neonatale, Direttore U.O. Pediatria A.O. San Paolo – ASST Santi Paolo e Carlo, Università degli Studi di Milano e Vicepresidente Nazionale Società Italiana di Pediatria (SIP). La SIP, infatti, ha partecipato alla campagna “Influenza: prevenire è proteggere” realizzata da La Fabbrica, l’associazione impegnata nella promozione di progetti educativi, in collaborazione con AstraZeneca. La campagna, che ha avuto luogo in tutto il mese di ottobre, ha voluto sensibilizzare i genitori di bambini dai 4 ai 10 anni di 10 scuole in 20 provincie italiane, sui corretti iter di prevenzione e sui comportamenti igienico-sanitari più idonei.
Vaccino antinfluenzale ai bambini sì o no: il parere dell’esperto
Dottor Banderali, durante la pandemia, il Covid è stato da qualcuno definito una “banale influenza”. Questo significa che sottovalutiamo i rischi dell’influenza stagionale?
Innanzitutto la storia degli ultimi due anni ha dimostrato a tutti noi come accostare l’aggettivo “banale” a COVID-19 non sia purtroppo possibile.
Per quanto riguarda l’Influenza, globalmente ogni anno il virus influenzale colpisce tra il 5 e il 15% della popolazione adulta (vale a dire da 350 milioni a 1 miliardo di persone), con un’incidenza che sale al 20-30% nei bambini. Circa 4 milioni di casi evolvono in complicanze, soprattutto tra i gruppi di popolazione a rischio: bambini sotto i 5 anni, anziani e persone affette da malattie croniche.
Si tratta quindi di una malattia infettiva che può decorrere in modo lieve-moderato, ma che non è priva di rischi, perché in alcuni casi può manifestarsi in forma severa con interessamento respiratorio e sistemico.
I genitori che hanno dubbi sulla vaccinazione influenzale pensano che il modo migliore per rinforzare il sistema immunitario dei propri figli sia farli ammalare. E’ proprio così?
E’ con la crescita del bambino che il sistema immunitario acquisisce maggiori competenze e i dati in nostro possesso mostrano come “far ammalare“ i nostri bambini non sia un’idea corretta, soprattutto quando si ha a disposizione l’arma delle vaccinazioni. Certamente con il passare degli anni il bambino rinforza il suo sistema immunitario grazie all’interazione con l’ambiente e con i pari, ma le vaccinazioni permettono di affrontare tali contatti con le migliori armi di prevenzione disponibili, a loro salvaguardia di salute.
Integratori mirati possono svolgere un ruolo nel potenziamento del sistema immunitario del bambino sostituendo la vaccinazione?
Insieme a corretti stile di vita, alimentazione equilibrata, attività fisica idonea (anche all’aria aperta), eliminazione di fattori nocivi come il fumo di sigaretta, un sonno adeguato e rispondente ai bisogni nelle diverse fasce di età, gli integratori possono aiutare i soggetti in età pediatrica a potenziare il sistema immunitario in generale. Si tratta però di prodotti che non possono essere paragonati ai vaccini, in quanto eventualmente migliorano la qualità delle risposte del nostro sistema, ma non rendono il sistema immunitario in grado di prevenire infezioni specifiche, come invece i vaccini ove disponibili.
Quale lezione dobbiamo imparare sulla nostra salute, secondo lei, da un’esperienza come quella della pandemia?
La pandemia da SARS-CoV-2 ci ha insegnato che la ricerca scientifica, applicata all’esperienza clinica, possono aiutare l’uomo a risolvere situazioni di severa emergenza. Infatti, la popolazione ha imparato che gli accorgimenti di stili di vita adeguati e di prevenzione (pulizia delle mani, norme di igiene personale e ambientale, pattern di buona salute del singolo individuo, etc.) creano le condizioni per affrontare al meglio le emergenze cui possiamo essere esposti. In questo ambito anche i vaccini hanno un ruolo di primaria importanza.