Quest’anno vaccinarsi contro l’influenza stagionale sarà importantissimo: renderà i soggetti a rischio meno esposti e aiuterà i medici a fare diagnosi tempestive. Questi i motivi della campagna, promossa dal ministero della Salute, sul vaccino antinfluenzale 2020/21 e che avrà inizio in anticipo rispetto agli anni scorsi. E mentre l’AIFA aggiorna le sue composizione ci si chiede se ci saranno pari opportunità per tutti.
La nuova ondata di Covid Sars 2
L’anno sociale 2020/21 da poco iniziato sarà uno dei più complicati degli ultimi tempi. Sulla vita degli italiani (ma non solo) e del suo governo, tra riapertura delle scuole e votazioni, incombe lo spettro della seconda ondata del Covid 19. Uno scenario che, se non coglierà di sorpresa come a inizio 2020, dovrà essere affrontato con le regole che già conosciamo, come l’uso delle mascherine e il distanziamento di un metro, e qualcosa in più considerata la mancanza al momento del vaccino specifico per il Covid Sars 2. Per quest’anno, infatti, il ministero della Salute “consiglia caldamente” una vaccinazione di massa contro l’influenza stagionale, che circolerà contemporaneamente al Coronavirus e presenterà sintomi sovrapponibili, fornendo linee guida piuttosto generiche.
L’inizio della campagna per il vaccino antinfluenzale
Proviamo a fare il punto della situazione su quello che ci attende da qui a brevissimo.
- A differenza degli anni scorsi, sarà possibile vaccinarsi già a inizio ottobre fino a fine dicembre. L’anticipo di quasi un mese prende in considerazione i tempi di attivazione della copertura vaccinale che si aggirano intorno ai 14 giorni.
- La vaccinazione è consigliata ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni, agli anziani dai 60 anni in sù.
- Per i bambini di quella fascia d’età sarà prevista la gratuità da estendere anche ai sessantenni. Al momento ci si vaccina gratuitamente dai 65 in sù.
- Sono caldamente invitati a vaccinarsi anche gli operatori sanitari che lavorano negli ospedali e quelli socio sanitari che sono a contatto con gli anziani, impiegati nelle RSA. Non è escluso che per queste categorie di lavoratori la vaccinazione diventi obbligatoria.
Per i giovani e gli operatori sanitari il ministero consiglia i vaccini quadrivalenti.
Quali difficoltà ci saranno
Nessuna indicazione preferenziale di vaccino antinfluenzale (e poca chiarezza su dove farlo) invece, per gli anziani che avranno a disposizione, inoltre, il trivalente adiuvato e, da quest’anno, anche il quadrivalente ad alto dosaggio. Quest’ultimo, quattro volte più potente delle altre tipologie, sarà disponibile in quantità limitate. L’approvvigionamento è, infatti, uno dei problemi più gravi legati alla campagna vaccinale. Il rischio maggiore è che le scorte disponibili non riescano a soddisfare la richiesta aumentata in misura esponenziale. In secondo luogo, è possibile che i due canali di distribuzione che sono le Regioni, per coloro che usufruiranno della vaccinazione gratuita, e le farmacie, per coloro che dovranno invece pagarlo, non avranno lo stesso trattamento e che a pagarne lo scotto siano queste ultime e di conseguenza chi per vaccinarsi deve mettere mano al portafogli.
Immagine di copertina Foto di Ahmad Ardity da Pixabay