Nella campagna vaccinale anticovid italiana che procede spedita (nonostante resista ancora una piccola sacca di scettici) si avvia un nuovo ciclo: l’inoculazione della terza dose di vaccino. La circolare del ministero della Salute prevede che vi abbiano accesso i soggetti fragili immunocompressi. Il secondo step dovrebbe includere gli over 80 e il personale sanitario vaccinato ormai quasi un anno fa.
La terza dose del vaccino anticovid
La variante Delta, lo sappiamo, ha rimescolato sul tavolo le carte della campagna vaccinale. Ha imposto un rialzo del target dal 75% al 90% della popolazione vaccinata per raggiungere l’immunità di gregge e un nuovo round di vaccinazioni per rinforzare la risposta immunitaria al virus. Le prime persone a ricevere la dose addizionale (cioè quella che completa il ciclo vaccinale primario) sono i soggetti fragili, coloro, cioè, che presentano una delle seguenti condizioni:
- trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
- trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia
immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica); - attesa di trapianto d’organo;
- terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
- patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi,
mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; - immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich,
immunodeficienza comune variabile etc.); - immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea
ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con
rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.); - dialisi e insufficienza renale cronica grave;
- pregressa splenectomia;
- sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+
< 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico.
(dalla circolare del 14 settembre 2021 del ministero della Salute)
Terza dose: come funzionerà
La terza dose di vaccino dovrà essere somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima ricevuta sia per coloro che hanno avuto una sola dose sia per le persone che hanno avuto due dosi. Una platea di circa 3 milioni di persone che saranno contattate dalle Asl di riferimento, dalle strutture ospedaliere che li hanno in cura, dai medici di base o dovranno prenotarsi. I sieri utilizzato saranno quelli a Rna messaggero delle aziende Pfitzer-Biontech e Moderna. Anche in questa fase ogni Regione affronterà il piano in maniera autonoma e alcune di esse hanno già avviato le convocazioni.
La dose Booster
Chi avrà terza dose vaccino dopo le persone fragili? La circolare del ministero prevede il secondo passo sia somministrare la terza dose, detta Booster, agli anziani over 80 e al personale sanitario. Dose Booster e non addizionale perché serve semplicemente da richiamo per rinforzare la risposta immunitaria di quella fetta di popolazione che ormai è vaccinata da quasi un anno. Prosegue così una campagna vaccinale che, nonostante le difficoltà e una parte di popolazione soprattutto tra gli over 50 ancora scettica procede in modo soddisfacente come ha avuto modo di sottolineare anche l’immunologo americano di fama mondiale Anthony Fauci.
In copertina foto di torstensimon da Pixabay