Secondo i dati lanciati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’UNICEF, nel 2017 è stato immunizzato con il vaccino trivalente DTP un numero record di bambini, pari a 123 milioni.
Nel corso del 2017 il 90% dei neonati nel mondo hanno ricevuto almeno una dose di vaccino trivalente DTP (difterite–tetano–pertosse) mentre l’85% ha completato il corso di 3 dosi, ricevendo protezione contro queste malattie mortali. Nel 2000, il livello di immunizzazione con tre dosi di DTP era pari al 72%, e nel 1980 appena il 21% dei neonati veniva protetto in questo modo.
A livello globale, la percentuale dei nuovi nati immunizzati con la trivalente DTP è ormai stabilmente attorno all’85% sin dal 2010: rispetto a quell’anno, tuttavia, vengono vaccinati oggi 4,6 milioni di bambini in più per via dell’incremento demografico.
167 Stati hanno incluso la seconda dose del vaccino contro il morbillo nei loro programmi di vaccinazione di routine, e 162 hanno adottato anche il vaccino contro la rosolia. Come conseguenza, la copertura vaccinale contro morbillo e rosolia è aumentata dal 35% del 2010 al 52% dello scorso anno.
In 79 Stati è stato introdotto regolarmente il vaccino contro il Papilloma Virus Umano (HPV) per contribuire a proteggere la popolazione femminile dal tumore al collo dell’utero.
E oggi vengono aggiunti ai calendari vaccinali nuove formulazioni di vaccini contro la meningite, e la polio, mentre sono in fase avanzata di sperimentazione nuovi vaccini come quelli contro il virus Ebola o la malaria
Nonostante questi successi, tuttavia, nel 2017 circa 20 milioni di neonati non hanno completato il ciclo di trivalente previsto per la loro età, rimanendo esclusi dai benefici dell’immunizzazione.
Il 40% di essi (8 milioni) vivono in contesti fragili o di crisi umanitaria, conflitti inclusi.
Inoltre, un numero crescente dei neonati esclusi dall’immunizzazione vivono in paesi a medio reddito, dove diseguaglianze e emarginazione impediscono a molti bambini – soprattutto quelli appartenenti a famiglie povere in aree urbane – di ricevere le vaccinazioni.
A causa dell’incremento demografico, molti paesi dovranno aumentare i loro investimenti nei programmi di vaccinazione.
Per raggiungere l’obiettivo dell‘immunizzazione universale, nel mondo dovranno essere vaccinati ogni anno 20 milioni di neonati in più con le 3 dosi di DTP, 45 milioni in più dovranno ricevere una seconda dose di vaccino contro il morbillo e a 76 milioni di bambini in più rispetto a oggi occorrerà somministrare le 3 dosi di vaccino coniugato anti-pneumococcico.
A sostegno di questi sforzi, l’OMS e l’UNICEF stanno lavorando per espandere l’accesso alle vaccinazioni:
- rafforzando la qualità, la disponibilità e l’uso dei dati sulla copertura vaccinale
- indirizzando meglio le risorse
- pianificando azioni a livello regionale e locale
- assicurando che le famiglie più vulnerabili possano accedere ai servizi di vaccinazione.