(Adnkronos) – Vaccinarsi con un cerotto, senza aghi né punture. Sono positivi i risultati del primo studio che ha confrontato questi device indolori, chiamati patch microarray, con le tradizionali siringhe per la somministrazione del vaccino contro morbillo e rosolia. “Sono efficaci e sicuri per immunizzare i bambini”, concludono gli autori del trial di fase 1-2, pubblicando i dati su ‘The Lancet’.
Il lavoro è stato condotto da ricercatori della Medical Research Council (Mrc) Unit The Gambia della London School of Hygiene & Tropical Medicine (Lshtm), supportato dai Cdc americani e finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates. Il cerotto utilizzato è stato sviluppato e prodotto dall’azienda Usa Micron Biomedical, che ha sponsorizzato e sostenuto tutti gli aspetti della sperimentazione. I cerotti microarray sono piccoli dispositivi dotati di una serie di microscopiche proiezioni che penetrano nella pelle rilasciando il vaccino.
Lo studio ha utilizzato un prodotto anti-morbillo e rosolia che nella sua versione classica, via iniezione, è stato somministrato a milioni di bambini in tutto il mondo fornendo una protezione affidabile dall’infezione. Il trial ha coinvolto 45 adulti di 18-40 anni, 120 bambini di 15-18 mesi e 120 neonati di 9-10 mesi in Gambia, dimostrando che “la somministrazione del vaccino formato cerotto ha indotto una risposta immunitaria forte tanto quanto quella indotta dal vaccino in siringa.
Vaccini in formato cerotto efficaci e sicuri per i bimbi
Dopo una singola dose” di vaccino in cerotto, riportano gli scienziati, “oltre il 90% dei bambini erano protetti dal morbillo, tutti dalla rosolia” e “non sono stati riscontrati problemi di sicurezza”. Secondo gli autori, i vaccini-patch “possono aiutare a raggiungere i livelli molto elevati di immunità di popolazione necessari a controllare malattie infantili come il morbillo e la rosolia”.
Specie “in contesti con risorse molto limitate”, questi device vengono considerati “un’innovazione a massima priorità per superare le barriere all’immunizzazione”. Rispetto ai vaccini tradizionali, presentano infatti “numerosi vantaggi”: sono più facili da trasportare e da conservare, non avendo bisogno di essere refrigerati come quelli classici; per somministrarli non è necessario un medico, ma lo possono fare anche dei volontari dopo un breve periodo di formazione; non avendo l’ago, usandoli non si rischia in alcun modo di trasmettere infezioni come epatite o Hiv; essendo comodi e indolori, potrebbero aumentare l’aderenza alla vaccinazione anche in Paesi senza problemi di risorse, ma che stanno assistendo a un boom di morbillo causato dal crollo delle coperture vaccinali, come ad esempio il Regno Unito.
Un primo studio
“Anche se siamo agli inizi, questi risultati sono estremamente promettenti e hanno suscitato molto entusiasmo – afferma il pediatra Ed Clarke della Mrc Gambia – Lshtm, co-autore del lavoro – Dimostrano per la prima volta che i vaccini possono essere somministrati in modo sicuro ed efficace a neonati e bimbi piccoli attraverso la tecnologia dei patch microarray.
I vaccini anti-morbillo hanno la massima priorità, ma è realistico l’impiego di questi cerotti anche per somministrare altri vaccini”, prospetta l’esperto. Ikechukwu Adigweme della Mrc Gambia – Lshtm, co-autore del lavoro, auspica “che questo sia un passo importante verso una maggiore equità dei vaccini tra le popolazioni svantaggiate”.
Il trial condotto presentava dei limiti, fra cui le piccole dimensioni del campione, composto da adulti, bimbi e neonati sani. I ricercatori hanno ora in programma sperimentazioni più ampie, su campioni più rappresentativi della popolazione reale, per decidere o meno se raccomandare l’uso diffuso dei vaccini-cerotto nei programmi di immunizzazione dell’infanzia.
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