Costringevano gli usurati a pagare in tutti i modi
Nove ordinanze di custodia cautelare in carcere sono eseguite in queste ore dai Carabinieri a Scafati (Salerno). L’accusa é di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti d’usura e d’estorsione. I provvedimenti sono stati firmati dal gip del tribunale di Nocera Inferiore (Salerno) su richiesta della procura che ha denunciato a piede libero dieci persone. In manette una intera famiglia di Scafati che si era specializzata in questo tipo di reato con ogni membro che aveva un proprio ruolo ben preciso. I genitori procuravano le vittime incassando le rate mensili, mentre le figlie gestivano direttamente il rapporto con gli usurati servendosi anche dell’aiuto di alcuni familiari che intervenivano nel caso ci fosse bisogno di qualche intimidazione. In soli tre mesi di indagine i Carabinieri di Scafati hanno identificato ben venticinque vittime che avevano un debito iniziale di duecentomila euro. La famiglia di cravattari si faceva aiutare anche da esterni che intervenivano quando i debitori avevano difficoltà a far fronte ai pagamenti. Come nel caso di un uomo che aveva chiesto un prestito per sostenere le spese sanitarie della moglie: non potendo saldare il debito è stato costretto vendere la propria autovettura solo per regolarizzare una rata mensile del debito stesso. L’operazione, che è ancora in corso e vede impegnati cento militari.