L’UE sta per adottare misure intese a prevenire l’uso improprio dei dati personali nelle campagne politiche in vista delle elezioni del Parlamento europeo.
Gli ambasciatori presso l’UE hanno appoggiato una proposta volta a imporre sanzioni pecuniarie ai partiti politici e alle fondazioni politiche europei che cercano di sfruttare violazioni delle norme in materia di protezione dei dati per influenzare l’esito delle elezioni del PE.
Uso improprio dei dati personali: finanziamento dei partiti politici
L’adozione della posizione del Consiglio sulle nuove norme proposte apre la strada all’avvio di negoziati con il Parlamento all’inizio del prossimo anno.
Le nuove norme consistono in modifiche al regolamento del 2014 relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee.
Istituiscono una procedura di verifica per determinare se una violazione del regolamento generale dell’UE sulla protezione dei dati, accertata da un’autorità nazionale di controllo, sia collegata alle attività politiche di un partito politico o di una fondazione politica europei nel contesto delle elezioni del PE.
Uso improprio dei dati personali: le sanzioni
Le sanzioni, che ammonterebbero al 5% del bilancio annuale del partito europeo o della fondazione europea in questione, sono imposte dall’Autorità per i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee sulla base di un parere del comitato di personalità indipendenti istituito ai sensi del regolamento del 2014.
Il Consiglio e il Parlamento intendono adottare le nuove norme nella primavera del 2019.
La Commissione ha presentato la sua proposta di nuove norme nel quadro del pacchetto “Assicurare elezioni europee libere e corrette” il 12 settembre 2018.