Il Consiglio Europeo ha aggiunto quattro alti funzionari militari all’elenco delle persone oggetto di misure restrittive dell’UE nei confronti del regime siriano. L’UE ha aggiunto queste quattro persone a causa del loro ruolo nell’uso di armi chimiche contro la popolazione civile in linea con la politica dell’UE volta a contrastare la proliferazione e l’uso delle armi chimiche.
La decisione porta a 239 il numero totale di persone oggetto di divieto di viaggio e congelamento dei beni in quanto responsabili della violenta repressione contro la popolazione civile in Siria, o in quanto traggono vantaggio dal regime o lo sostengono e/o sono associate a tali persone.
Inoltre, 67 entità sono oggetto di congelamento dei beni. Più in generale, le sanzioni attualmente in vigore nei confronti della Siria includono un embargo sul petrolio, restrizioni su alcuni investimenti, un congelamento dei beni della banca centrale siriana detenuti nell’UE, restrizioni all’esportazione di attrezzature e tecnologie che potrebbero essere usate a fini di repressione interna, nonché di attrezzature e tecnologie per il monitoraggio o l’intercettazione delle comunicazioni telefoniche o online. Le misure sono state prorogate da ultimo il 27 maggio 2016 e sono in vigore fino al 1º giugno 2017.
L’UE ribadisce il suo impegno a trovare una soluzione politica duratura al conflitto in Siria nel rispetto del quadro concordato nell’ambito delle Nazioni Unite in vigore, in quanto non vi è soluzione militare alla guerra civile siriana. L’UE è anche il donatore leader nella risposta internazionale alla crisi siriana con oltre 9,4 miliardi di EUR, collettivamente dall’UE e dagli Stati membri, destinati all’assistenza umanitaria e allo sviluppo dall’inizio del conflitto. Con l’intento di definire come rendere ancora più incisivo il ruolo dell’UE, il 14 marzo 2017 la Commissione europea e l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno adottato una comunicazione congiunta che propone una strategia dell’UE per la Siriaproiettata verso il futuro, che sarà presentata al prossimo Consiglio “Affari esteri” del 3 aprile.