(Adnkronos) – Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove restrizioni alle esportazioni che mirano a colpire la capacità della Cina di produrre semiconduttori avanzati, con una misura che Pechino ha subito definito un ‘abuso di controllo’ che minaccia gli scambi tra le due superpotenze.
La mossa di Washington conferma la volontà di tagliare le esportazioni di chip all’avanguardia verso la Cina, con l’obiettivo di ostacolare la capacità del Paese di produrre chip che possono essere utilizzati in sistemi di armi avanzati e nell’intelligenza artificiale.
“Gli Stati Uniti hanno adottato misure significative per proteggere la nostra tecnologia dall’uso da parte dei nostri avversari in modi che minacciano la nostra sicurezza nazionale”, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in un comunicato, aggiungendo che Washington continuerà a lavorare con alleati e partner “per salvaguardare in modo proattivo e aggressivo le nostre tecnologie e il nostro know-how, leader a livello mondiale, in modo che non vengano utilizzate per minare la nostra sicurezza nazionale”.
Un portavoce del ministero del Commercio cinese ha replicato che gli Stati Uniti “abusano delle misure di controllo delle esportazioni” e hanno “ostacolato i normali scambi economici e commerciali”. Le ultime misure statunitensi includono una restrizione delle esportazioni a 140 aziende, tra cui le aziende cinesi di chip Piotech e SiCarrier Technology. Secondo il Dipartimento del Commercio, le restrizioni riguardano anche Naura Technology Group, che produce apparecchiature per la produzione di chip.
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