(Adnkronos) – E’ stato arrestato Justin Mohn, l’uomo di 32 anni accusato di aver ucciso, decapitandolo, il padre e poi di averne mostrato la testa in un video, messo in Rete, in cui si è scagliato contro Joe Biden per la questione dei migranti. La polizia della Pennsylvania ha arrestato l’uomo dopo che si era dato alla fuga, fermandolo, armato, nei pressi di una base della Pennsylvania National Guard. Nel video, Mohn mostra un chiaro squilibrio mentale dichiarandosi, in base alla legge marziale, il nuovo presidente americano ad interim e affermando che il padre, che lavorava per il corpo dei genieri dell’Esercito, era un traditore.
A dare l’allarme era stata la madre che aveva chiamato la polizia: al loro arrivo gli agenti avevano trovato il corpo del padre nella vasca da bagno, con accanto un machete e un grosso coltello da cucina, mentre il figlio era fuggito a bordo dell’auto dei genitori. Gli agenti hanno fatto poi la macabra scoperta della testa dell’uomo in una busta di plastica, all’interno di una pentola da cucina. Intanto, iniziava a circolare su Youtube il video in cui Mohn legge una dichiarazione, mostrando quella che appare essere la testa del padre nella busta di plastica.
“L’America sta marcendo dal suo interno mentre l’estrema sinistra, la folla woke fa razzie nelle città un tempo prospere”, afferma l’uomo nel video che è rimasto online diverse ore prima di essere ritirato. Intervistato dalla Cnn, un ex compagno di college di Mohn conferma che l’uomo già nel 2016 dava segni di paranoia e squilibrio mentale dicendo che il governo voleva “incastrarlo”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)