Succede l’impensabile nell’ottavo di finale dello US Open quando Djokovic colpisce con una pallata il giudice di linea e come da regolamento scatta la squalifica immediata che porta il suo avversario Carreno Busta al turno successivo. Immediate, anche sui social, le scuse del campione serbo.
Djokovic colpisce il giudice di linea
Novak Djokovic è stato squalificato dall’Us Open. Il serbo, numero 1 del ranking e del tabellone, esce anzitempo da torneo per il comportamento tenuto durante il match con lo spagnolo Pablo Carreno Busta. Sul 6-5 per l’iberico nel primo set, Djokovic si è lasciato andare ad un gesto di frustrazione colpendo la palla e centrando in pieno una giudice di linea, che è caduta a terra. la giudice ha tossito più volte e ha abbandonato il campo di gioco dopo essersi ripresa. La squalifica di Djokovic è scattata dopo la valutazione dell’episodio da parte dei vertici del torneo.
Le scuse del serbo
Poco dopo l'accaduto, tramite un post sui social, Djokovic si è scusato "Chiedo scusa agli US Open e a tutti coloro che sono stati colpiti dal mio comportamento: sono desolato", ha scritto il numero 1 al mondo del tennis e grande favorito del torneo che aveva lasciato lo stadio senza presentarsi in conferenza stampa.
"Mi sento davvero triste e vuoto dopo quanto accaduto. Ho chiesto notizie sulla guardalinee e il torneo mi ha detto che grazie a Dio si sente bene. Sono estremamente dispiaciuto di averle causato così tanto stress. È stato del tutto involontario", continua il serbo.
"Per quanto riguarda la mia squalifica, devo fare un'introspezione e lavorare sulla mia delusione per trarne una lezione per andare avanti e progredire come tennista e come essere umano", conclude Djokovic.
Lo US Open di Nole tra covid e partecipazione al grande slam
“Sono molto felice di annunciare che sarò al via del Masters di Cincinnati e degli US Open”.
Novak Djokovic
Queste furono le parole del campione serbo il 13 agosto scorso quando annunciò a tutto il mondo di partecipare al grande slam americano, il primo dopo il lockdown.
Una decisione che fece scalpore soprattutto per essere controcorrente rispetto ai suoi altrettanto blasonati colleghi come Nadal, Federer, Wawrinka, Kyrgios o Tsonga. Una decisione molto criticata visto che lo stesso serbo era rimasto, insieme ala sua compagna, contagiato dal virus.